Pubblicato il: 04/08/2014 alle 16:56
“E’ di giorni addietro l’articolo di un giornalista locale sulla situazione “seria” in cui si trova questo Ufficio, attesa la scopertura del posto di Procuratore presso questo Tribunale, che si protrae da due anni e tre mesi, tornata alla ribalta alla fine di luglio 2014. Con la presente intendo far conoscere agli organi di stampa, agli operatori di diritto ed, in primis, alla cittadinanza nissena, che in questi anni di “vuoto” apicale, l’Ufficio della Procura Distrettuale per i Minorenni è sempre andato avanti, rispondendo con celerità ed efficienza a tutte le istanze di giustizia promananti dai cittadini ed agendo con tempestività, professionalità ed impegno in ogni Affare Giurisdizionale e non, che è stato chiamato ad assolvere”. Chi parla è Simona Filoni, procuratore minorile facente funzioni di Caltanissetta che a pochi giorni dal suo trasferimento in un altro ufficio giudiziario ha analizzato il pianeta giustizia visto dal suo privilegiato osservatorio, dove da sola – unico magistrato dell'ufficio requirente – ha gestito la Procura per i Minori di Caltanissetta. E nonostante le carenze d'organico, assicura il procuratore Filoni, tutti sono stati sempre garantiti.
In un lungo documento, il magistrato difende le ragioni dell'ufficio che ha coordinato in questi anni, affiancata dai suoi collaboratori.
“Questo perchè la sottoscritta, come tutti i dipendenti di questa Procura, hanno lavorato senza sosta, con zelo, dedizione, impegno, passione, professionalità, sacrificio, pur di non far ricadere sul cittadino i ritardi ascrivibili ad altri Organi e di ottemperare, comunque, al bisogno del cittadino di avere giustizia e di averla in tempi rapidi.
Al fine di adempiere a siffatti obiettivi, si è deciso di andare avanti, come se nulla fosse, come se a lavorare vi fossero due magistrati e decine di impiegati, in uno sforzo sovrumano ed inarrestabile (anche alla luce di gravissime carenze di unità lavorative) pur di assolvere, al meglio, il nostro dovere, perché sospinti da valori quali Giustizia, Verità, certezza del diritto, da un insieme di ideali che ci hanno reso più forti e che ci hanno dato la giusta spinta motivazionale a non mollare, pur di “salvare” e salvaguardare “il Fortino”, espressione massima dello Stato che non arretra, consapevoli che la forza di volontà degli uomini e la determinazione e la caparbietà, anche di pochi, sono in grado di incidere così tanto da dimenticare la fatica ed i ritardi ricaduti sulle sorti di questo Ufficio.
L’Ufficio ha continuato a garantire standard di elevata efficienza ed operatività nonostante le suesposte criticità di organico, compiendo brillanti operazioni di Polizia Giudiziaria, spesso in collaborazione con le Procure del Distretto, operando numerosi arresti in flagranza e fermi, consentendo di accertare la verità in numerosi casi caratterizzati da tratti di aggressività massima della criminalità minorile, soprattutto nel territorio di Gela.
Numerosi sono stati i successi processuali ottenuti in questi anni, anche in casi di dibattimenti complicati e delicati, anche in materia associativa e di criminalità organizzata in genere (questo Ufficio, infatti, vanta una competenza Distrettuale, abbracciando, anche, la provincia di Enna, con la conseguenza che ha competenza anche per reati quali associazione per delinquere, semplice e di stampo mafioso, associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, reati commessi con la aggravante dell’art.7 L. 203/1991), nonché in processi per omicidio, tentato omicidio, rapine, estorsioni, abusi sessuali o, comunque, di grosso impatto sociale.
Si è continuato con gli stessi ritmi e le stesse convinzioni, anche quando, nel mese di settembre 2013, anche la città di Niscemi, a seguito del riassetto della geografia giudiziaria, rientrava nella competenza di questa Procura, tanto da fare aumentare ulteriormente il bacino complessivo di utenza, pari a quasi 500000 abitanti, con un solo Magistrato per un territorio così vasto.
Altrettanto si è fatto in ambito “civile”, laddove numerosi sono stati i casi di minori per i quali si è proceduto in via di urgenza, affinchè venissero sottratti a situazioni di gravissimo pericolo per la loro vita, così come ad inaudite ed inenarrabili violenze, comprensive di violenze fisiche, psicologiche, di deprivazioni gravissime e costretti a vivere situazioni ai limiti della sopravvivenza (la maggior parte delle quali non note agli Organi di stampa perché involgenti vittime minorenni).
In siffatti casi, spesso verificatisi nel fine settimana, o nelle ore notturne o a ridosso delle festività, questo Ufficio è intervento con la massima celerità, in tempo reale, grazie all’ausilio, soprattutto delle Forze dell’Ordine presenti sul territorio, pur di “mettere in sicurezza” i bambini e per amore degli stessi, al contrario di quanto accade allorquando le lungaggini burocratiche, l’inerzia, la non tempestività o, ancor peggio, l’indifferenza fanno sì che le situazioni precipitino.
Questo non è mai accaduto, in questi anni, alla Procura per i Minorenni di Caltanissetta, perché la vita dell’individuo, ancor più se minore, è sempre stata messa al primo posto, davanti a tutto.
Con questi brevi righi ho voluto tentare, umilmente, di trasmettere alla Comunità nissena il senso del Nostro lavoro in questo Ufficio, ed è talmente evidente che tutto il personale ha condiviso e portato avanti questa battaglia che mai nessuno, per quanto a mia conoscenza, ha potuto addebitare alla Procura per i Minorenni ritardi, omissioni o lacune.
Pertanto, la “serietà” della situazione, così come definita in coda all’articolo dal giornalista redattore dello stesso, non ha mai pesato sull’utenza, giacchè nessuno ha dovuto subire i drammatici effetti che la stessa, per così come è stata ed ancora è, avrebbe dovuto provocare, se la risposta di questo Ufficio fosse stata diversa.
Ciò non è avvenuto, grazie alla forza, alla professionalità, alla coscienza, alla onestà, al senso del dovere e dello Stato di tutto il personale che ho avuto l’onore ed il privilegio di affiancare in questi anni, a partire dal 2008, sia quanto ad unità civili, sia quanto agli appartenenti alla Polizia Giudiziaria di questo Ufficio.
Pertanto, il bisogno di gratificare il loro sforzo quotidiano, il loro lavoro ed il loro senso di appartenenza a questo straordinario Ufficio, mi hanno spinta a scrivere queste parole, per dire loro “grazie”, insieme all’amore per la verità, che ha sempre caratterizzato il mio operato, affinchè i cittadini nisseni sappiano con quali mezzi e con quali motivazioni sia stato possibile garantire sempre tutti i Servizi, pur tra le enormi difficoltà sopra esposte.
Di sicuro abbiamo fatto del nostro meglio per andare avanti e per andare avanti bene, anche se ritengo che debbano essere gli altri a giudicare, ma era necessario rappresentare lo stato delle cose, per come sono, ed è quello che ho tentato di fare. Per amore di quella Giustizia e di quella Verità che ci devono spingere sempre, ogni attimo della nostra vita, ad andare avanti, senza mai indietreggiare.