Pubblicato il: 31/01/2014 alle 12:02
Vincenzo ScarantinoAll'uscita degli studi di Cinecittà a Roma Vincenzo Scarantino è stato prelevato da due volanti della polizia mentre stava salendo su un'auto privata messa a disposizione dalla produzione”. Lo afferma la redazione di Servizio Pubblico, il programma televisivo che ha ospitato ieri sera il falso pentito, che depistò le indagini sulla strage di via D'Amelio.
“Gli agenti hanno anche perquisito la nostra auto”, sottolinea la redazione. Il falso pentito è stato arrestato dalla Squadra mobile di Torino. Nei suoi confronti una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Torino.
Scarantino, secondo quanto si apprende, avrebbe avuto rapporti sessuali non consenzienti con una ragazza di origini siciliane e con problematiche psichiche, in cura presso una comunità terapeutica di Torino. Ed è stata proprio la ragazza, nel novembre del 2013, a denunciare il falso pentito: Scarantino, che aveva anche lui delle frequentazioni con la casa di cura, si era presentato come un educatore e con un nome falso.
“A fronte delle modalità e delle tempistiche con cui è stato eseguito stanotte l'arresto di Vincenzo Scarantino, chiediamo alla corte d'assise del Borsellino quater e alla Procura di Caltanissetta, che indaga nel procedimento per induzione alla calunnia, di assicurare l'integrità psico-fisica della ‘fonte di provà Scarantino e chiederemo l'immediato trasferimento di Scarantino al carcere di Caltanissetta per assicurarne la presenza in aula già dal l'udienza di martedì chiedono gli avvocati Rosalba Di Gregorio e Giuseppe Scozzola, costituti parte civile nel processo Borsellino quater per il reato di calunnia contestato anche a Scarantino.