Pubblicato il: 13/07/2021 alle 19:40
Momenti di tensione oggi pomeriggio nell’aula bunker di Caltanissetta dove, durante l’interrogatorio di Antonello Montante, da parte dell’avvocato di parte civile Raffaele Palermo, il giornalista Attilio Bolzoni si è rivolto alla Corte trovando inaccettabile il modo di fare dell’ex leader di Confindustria Sicilia. “Montante – ha spiegato Attilio Bolzoni fuori dall’aula – ha tutto il diritto di difendersi. Io avrei dato a Montante anche 400 udienze per difendersi. Il problema è che si è difeso per meno di 56 minuti per il resto ha solo insultato gli altri. La Corte gli ha consentito di parlare di tante cose ma meno di un’ora dei capi di imputazione”. E proprio mentre Bolzoni stava rilasciando le dichiarazioni ai giornalisti è stato interrotto dall’avvocato di Antonello Montante, Carlo Taormina con il quale è nata una nuova animata discussione.
“Cerchi di essere educato” ha detto Taormina a Bolzoni che ha risposto “ma zittiti professore, non sei in un talk show ma ad un processo”. “Ad un certo punto del processo Montante ha detto aspetto le vostre querele – ha continuato Bolzoni – la mia risposta in aula, ammetto assolutamente irrituale, è stata ‘guardi che lei ha ricevuto un avviso di conclusione indagini per diffamazione aggravata proprio per le stesse cose che sta dicendo in aula. La risposta della presidente è stata molto garbata, ma mi ha richiamato, io ho continuato dicendo che ho una mia reputazione e non posso farmi infangare per quattro lunghe udienze e poi ho chiesto scusa alla Corte come era giusto”.
In risposta alle dichiarazioni di Attilio Bolzoni Taormina ha dichiarato: “Non si può parlare di reati in un processo come questo perché chiedo a tutti, Bolzoni compreso, quali sono. Finora non ne ho sentito solo uno. Ormai c’è un tale clima di odio e risentimento, forse perché il processo sta volgendo a favore di Montante, per cui nessuno riesce ad essere equilibrato. Se un giorno Bolzoni – ha continuato Taormina – ci dicesse chi gli ha dato la notizia dell’indagine a carico di Montante su concorso esterno in associazione mafiosa ci farebbe un bel favore e riscatta una magistratura che è sospettata, perché c’era un nome criptato che lui conosceva”.