Passa alle parti civili la parola nel processo sul cosiddetto Sistema Montante che si celebra, con rito abbreviato, a Caltanissetta, nei confronti dell’ex leader di Confindustria Sicilia Antonello Montante e altri quattro imputati. “Montante – ha detto in aula Annalisa Petitto, difensore di Alfonso Cicero, ex presidente dell’Irsap e parte offesa – nel corso di questo processo ha rinunciato a difendersi da tutte le pesanti accuse che lo vedono imputato scegliendo invece di calunniare e offendere il mio assistito e altre parti civili”.
Secondo l’avvocato Petitto l’ex leader di Confindustria “aveva pianificato uno spietato ‘piano ritorsivo’ ai danni di Cicero nella certezza che questi si sarebbe tolto la vita. Infatti, come emerge da una conversazione intercettata l’8 aprile 2016, dai contenuti – ha continuato il legale – inqualificabili e “brutali”, Montante, proprio nel periodo in cui era in pieno corso il citato “piano ritorsivo”, rassicurava il suo amico Giuseppe Valenza che Cicero certamente avrebbe compiuto l’estremo gesto. Inoltre, mediante la presentazione di una miriade di denunce false e calunniose, Montante voleva minare l’attendibilità di Cicero innanzi l’autorità giudiziaria dopo che questi si era recato in Procura per denunciare diversi fatti inerenti il “Sistema Montante.
Per “colpire” e screditare Cicero sotto tutti i profili ed ambiti, come emerge dalle intercettazioni del 25 ottobre 2015 e del 7 e 8 gennaio 2016 – ha continuato Petitto – ha utilizzato il dirigente dell’Irsap Antonino Montalbano nonché le sue note “pedine” Mariagrazia Brandara e Maria Lo Bello, premiate, rispettivamente, con le nomine a commissario dell’Irsap e assessore alle attività produttive, i quali hanno “confezionato” molteplici atti finalizzati a punire Cicero nel suo ambito lavorativo, procurargli danni di natura economica ed a sommergerlo di denunce calunniose, tutte archiviate dall’autorità giudiziaria per infondatezza delle accuse". L’avvocato Petitto ha fatto anche presente alla Corte di avere “rilevato un fatto gravissimo ovvero il trafugamento di numerosi file contenenti documenti riguardanti la sfera strettamente personale di Cicero, tra i quali fotografie, dichiarazioni dei redditi, preliminari di vendita, promemoria, curriculum, agende, qualche bozza relativa ad esposti e altro”.