Pubblicato il: 14/07/2021 alle 12:56
Spunta una mail nel corso dell’udienza di ieri mattina del processo sul “Sistema Montante" che si celebra con rito abbreviato dinanzi alla Corte d’Appello di Caltanissetta. La mail, tirata fuori dallo stesso imputato, nel corso del controesame da parte dell’avvocato di parte civile Annalisa Petitto, sarebbe stata inviata dall’ex presidente dell’Irsap Alfonso Cicero, parte offesa e teste chiave del processo, a Linda Vancheri, ex assessore regionale nella giunta Crocetta e persona vicinissima a Montante, il 19 febbraio 2015, dieci giorni dopo un articolo su un’indagine per concorso esterno in associazione mafiosa a carico dell'ex leader di Sicindustria.
“La verità è solo una – si legge in un passaggio della lettera – non hanno né dignità né penne per scrivere di un grande uomo, Antonello Montante, un uomo che dimostrerà per sempre, e sarà così, cosa significa orgoglio, legalità vera, qualità, coraggio, intraprendenza amicizia, spessore, intelligenza, capacità etc.”. Qualche mese dopo, a settembre del 2015, lo stesso Cicero si presentò in Procura a Caltanissetta per denunciare il cosiddetto “Sistema Montante”.
L’avvocato Carlo Taormina, legale di Montante, insieme a Giuseppe Panepinto, parla di “passaggio del Rubicone” da parte di Alfonso Cicero e dell’imprenditore Marco Venturi. “E’ una presa di posizione di chi a un certo punto – ha dichiarato Taormina – per un verso e per un altro si è trovato in grande difficoltà. Cicero si è trovato in grande difficoltà perché pensava di essere stato abbandonato rispetto alla sua ennesima scalata all’Irsap e Venturi stava consumando un momento giudiziario molto complicato che risulta dal verbale del 1 maggio del 2015”.