Pubblicato il: 31/10/2014 alle 07:08
Un genitore cerca di proteggere il proprio figlio da ogni pericolo ma, quando il piccolo ha soltanto poche settimane – o addirittura giorni – aumentano i timori soprattutto per l’incapacità del bebé di interagire. Una delle paure più comuni è la sindrome della morte improvvisa del lattante o morte in culla denominata Sids (Sudden Infant Death Syndrome) – ricorda l’Ufficio di formazione della Croce Rossa di Caltanissetta – un evento tragico e inaspettato che colpisce il bambino apparentemente sano nel primo anno di vita, che si verifica prevalentemente durante il sonno e resta inspiegato anche dopo l'autopsia.
Quando nonostante la prevenzione il tragico evento accade – come spiegano anche all'Unità operativa di pronto soccorso medico e medicina d'urgenza Dea pediatrico Gaslini – è importante poter fornire ai genitori una risposta e la strada da seguire è quella basata su un approccio anatomo-patologico adeguato e uno studio genetico mirato”.
Un'indagine di squadra che permetta alla famiglia di darsi una spiegazione e la aiuti a elaborare il lutto.
“Nella nostra esperienza di studio e di follow up delle famiglie colpite da questo terribile lutto – sottolineano al Centro regionale Sids-Alte – ci siamo resi conto che non sapere il perché della morte del loro piccolo rende ancora più atroce la perdita”.
In particolare quando nasce un fratellino, “i sensi di colpa e le paure” nei primi mesi di vita del nuovo arrivato “possono provocare una crisi all'interno del nucleo familiare anche nelle relazioni con altri figli.
Il centro di formazione segnala quattro “buone abitudini” contro la morte in culla che negli ultimi 20 anni, proprio grazie alla prevenzione, ha fatto registrare un crollo dei casi pari al 90%.
Ecco le regole da seguire:
-Far dormire il bebè in posizione supina;
-Non esporlo al fumo passivo né nel pancione di mamma né dopo la nascita;
-Non coprirlo troppo quando dorme, mantenendo la temperatura della cameretta tra i 18 e i 20 gradi;
-allattarlo al seno; dopo il primo mese di vita non negargli il ciuccio nel sonno.
Vedi anche:
Prevenzione e primo soccorso: i suggerimenti del Centro Formazione della Croce Rossa di Caltanissetta