Pubblicato il: 09/10/2022 alle 16:30
E' la Lombardia, ancora una volta, a guidare la classifica delle morti sul lavoro: sono 107 (+0,9% rispetto ai 106 dello stesso periodo del 2021) su 677 nei primi 8 mesi del 2022. E' quanto emerge dall'elaborazione dell'Anmil (su dati Inail) diffusa in occasione della 72esima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro.
Le regioni che registrano più vittime sono il Veneto con 65 (+3,2%, 63), il Lazio con 63 (-14,9%, 74) e il Piemonte con 60 (-13, 69). In termini percentuali la crescita maggiore riguarda invece la Valle d'Aosta che passa da 3 a 7 vittime tra gennaio e agosto 2022 (+133,3%). Le maggiori flessioni percentuali riguardano il Friuli Venezia Giulia con 5 vittime (-68,8%, 16) e l'Abruzzo con 10 morti sul lavoro (-65,5%, 29); numeri in calo anche per la Campania con 52 vittime (81 nei primi 8 mesi del 2021) e la Liguria che le dimezza (8 morti). Nel dettaglio il numero degli infortuni mortali denunciati nel 2022 (gennaio-agosto) per le restanti regioni: Basilicata 7 (10); Calabria 21 (12), Emilia Romagna 57 (68); Marche 20 (22); Molise 5 (14); Puglia 47 (65), Sardegna 15 (12); Sicilia 44 (38); Toscana 46 (37); Trentino 25 (20) e Umbria 13 (17).
In rialzo ovunque il numero degli infortuni denunciati: in Italia passano da 349.449 nei primi otto mesi del 2021 a 484.561 nello stesso periodo di quest'anno (+38,7%), quasi raddoppiati in Campania 24.510 (+98,6%, 12.343), rialzi sostenuti anche in Lazio 37.971 (+63,6%) e Liguria 20.102 (+67,2%), ben oltre il 50% in Abruzzo, Molise e Sicilia. Numeri in crescita anche per le malattie professionali denunciate: complessivamente sono 39.367 rispetto ai 36.496 casi dei primi otto mesi del 2021 (+7,9%). L'unica regione in cui si nota un calo sostanziale è il Trentino con 277 casi (-22,8%), lieve flessione per Marche (4.088, -3%), Piemonte (864, -2,6%) e Friuli Venezia Giulia (1.154, -1,5%).