Pubblicato il: 24/01/2014 alle 09:01
“Perchè il fatto non sussiste”: è la motivazione con la quale la Corte d'Appello di Caltanissetta ha assolto – ribaltando il verdetto di primo grado – Lorenzo Tricoli, ex sindaco di Sommatino e consigliere comunale in carica a Caltanissetta, e l'allora presidente del Consiglio comunale sommatinese Calogero Cellauro, che erano stati condannati a 10 mesi ciascuno dal Tribunale per abuso d'ufficio.
Il caso riguardava una mozione di sfiducia contro Tricoli che l'opposizione aveva presentato nel 2005 e che – secondo il teorema della Procura – sia Tricoli che Cellauro, in virtù del suo ruolo di presidente dell'assise cittadina – avrebbero sempre rinviato per sette volte per non essere mai discussa in aula. Un escamotage che, per l'accusa, avrebbe consentito a Lorenzo Tricoli di indossare la fascia di sindaco fino al 2007. Tesi che è stata ribadita dalla Procura generale, che aveva chiesto ai giudici d'appello di confermare le condanne. Ma la Corte ha condiviso la ricostruzione degli avvocati Walter Tesauro, Alberto Fiore ed Ernesto Brivido, secondo i quali la mozione non fu trattata perché le assenze dei consiglieri comunali e vari intoppi burocratici costrinsero a posticiparla seduta dopo seduta.