Pubblicato il: 13/02/2015 alle 18:47
“Se agli americani il Muos piace così tanto, se lo costruiscano davanti la Casa Bianca. Anche la Commissione Europea ha risposto che sta indagando direttamente, considerando nulli i giochetti politici che ha sin ora portato avanti il Governo regionale siciliano”. Commenta così l’eurodeputato M5S Ignazio Corrao la decisione dei giudici del Tar di Palermo che hanno accolto il ricorso presentato dal Comune di Niscemi (Caltanissetta) contro la realizzazione del Muos, il sistema di comunicazioni satellitari in fase di realizzazione Sicilia. La battaglia contro la costruzione del ciclopico sistema di antenne della Marina Militare statunitense nel territorio SIC di Niscemi, è stato uno dei primi punti dell’attività del giovane eurodeputato alcamese che già all’indomani dall’accesso al Parlamento Europeo, ha siglato subito diverse interrogazioni alla Commissione Europea.
“Le stesse dimensioni del Muos possono essere rapportate alla macroscopica sudditanza che il Governo siciliano, di concerto con i rappresentati a livello ministeriale e parlamentare, hanno mostrato nei confronti della politica americana. Peccato però che proprio chi ha fatto marcia indietro nei palazzi del potere palermitano, avesse più volte additato il muos in campagna elettorale come mostro da abbattere, salvo poi ritrattare non appena eletto. La nostra missione si concluderà però solo quando anche le altre 46 antenne attive nella riserva naturale, vengano anche queste dismesse e disattivate. L'impegno del Movimento 5 Stelle in Europa, in Parlamento nazionale ed in Sicilia è quello di riportare la riserva naturale della sughereta di Niscemi ad avere una denominazione degna di questo nome e non una riserva per antenne. Sulla vicenda oggi si compie quindi ancora un passaggio importante. Il Muos – conclude Corrao – è una macchina di morte e porteremo avanti con fermezza la battaglia nello stoppare l’attivazione di questo scempio”.