Nuovo episodio di violenza qualche sera fa a Gela quando un ragazzo, il tastierista di uno spettacolo, che passeggiava in corso Vittorio Emanuele è stato aggredito. A denunciare quanto accaduto su facebook un'insegnante di danza Claudia Abbate.
"Il nostro spettacolo di stasera "Sicilia Antica (terra d'amuri) – scrive Claudia Abbate – é stato annullato a causa di una aggressione vigliacca ed immotivata perpetrata da uno sconosciuto ai danni del tastierista della rappresentazione. Marco, mentre si trovava a percorrere da solo il corso Vittorio Emanuele pochi minuti prima dell'inizio dello spettacolo, dopo essere stato prima offeso e deriso per il suo aspetto fisico, é stato colpito senza motivo con un pugno sull'occhio sinistro, colpevole soltanto di essere un bravo ragazzo che si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato, causandogli una copiosa uscita di sangue e gonfiore. Oggi doveva essere una serata che voleva celebrare festosamente la nostra città, ogni suo singolo cittadino, ed invece ne usciamo ancora macchiati nell'onore, quell'onore a cui cerchiamo di dare giustizia attraverso il nostro impegno, con i mezzi che l'arte ci fornisce, giustizia che confidiamo decisamente venga fatta contro questo gesto vergognoso e miserabile, che offende e ferisce non solo Marco, ma ognuno di noi, ogni singolo cittadino. Un abbraccio a Marco nella speranza che possa rimettersi al più presto non solo dalle conseguenze fisiche, ma non meno dalle ferite subite dal suo animo di ragazzo ed artista di nobile e gentile indole. Da tutti noi".
Sulla vicenda è intervenuto il segretario generale della Cgil Ignazio Giudice che scrive: "Da 7 mesi, forse più, propongo di chiedere con urgenza misure urgenti dedite alla sicurezza ed al controllo della città di Gela, nella quale si respira un clima di deliquenza diffusa che non ha precedenti nella sua evoluzione. I giornalisti, meglio di me, ci informano ogni giorno di episodi criminali, dall'auto incendiata, all'attività commerciale scassinata ed ancora rapine, sparatorie nelle campagne e, ultimo in ordine di tempo, la selvaggia aggressione ad un giovane artista pronto a esibirsi. I cittadini, dalle persone anziane ai giovani sono incazzati, preoccupati, sfiduciati. Lo STATO, ad inziare dall'ente locale, non può battere il solito comunicato a seguito di incendi che colpiscono volti noti, anch'essi ovviamente atti da condannare ma insieme al resto. Misure urgenti e speciali le ho chieste dopo la vicenda BITE e continuo a chiederle perchè non mi rassegno al fatto che Gela e la Sicilia non possano cambiare e trovo inutile e da stupidi continuare a sentire che la maggioranza dei cittadini siamo onesti, perchè gli onesti – che indubbiamente siamo la maggioranza – siamo sempre più soli ed il ceto politico non può limitarsi a chiedere i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, non può. La sicurezza è la VITA di una comunità e tutte le forze coerentemente sane devono avere il coraggio di dare esempi e battere i pugni. Io sono con lo STATO e non solo nei convegni. Quella del giovane artista picchiato è notizia che ci lascia sconvolti, un grande danno alla città, a quella maggioranza di cittadini onesti, spesso strumento di passerella".