Pubblicato il: 23/02/2017 alle 11:20
Dal nostro Centro Studi Regionale di Confartigianato Imprese Sicilia emerge l’analisi della natimortalità delle imprese artigiane nelle province della Sicilia nel 2016 ed il confronto con il 2015. Nel 2016, secondo il Centro Studi Confartigianato, sono state 3.742 le imprese artigiane iscritte e 4.686 le cessate non d’ufficio. Il maggior numero di cessazioni rispetto alle iscrizioni determina un saldo negativo per 944 unità, in miglioramento rispetto al saldo del 2015, pari a -1.351. La dinamica delle imprese si traduce in un tasso di crescita del -1,24%, che era -1,73% nel 2015. Nel dettaglio provinciale, in termini di tasso di crescita, nella Sicilia orientale si registrano le diminuzioni più intense , Caltanissetta -0,54%, pari a 19 imprese in meno. Rispetto al 2015 si registra un miglioramento della dinamica in 5 province su 9: Caltanissetta era del -2,89% nel 2015 e passa al -0,54% nel 2016. Considerando i raggruppamenti settoriali, sono i comparti delle Costruzioni e del Manifatturiero a presentare maggiore difficoltà nella regione: il primo con un tasso di crescita del -2,33%, il secondo del -1,02%. Caltanissetta per i comparti delle Costruzioni e del Manifatturiero ha un tasso di crescita pari allo 0,00%. Dinamica negativa ma meno accentuata anche nel Servizi alle imprese con il -0,71% e nei Servizi alle persone -0,60%. “Anche se i trand del biennio 2015-2016 sono negativi – aggiunge Beniamino Tarcisio Sberna, Presidente della Confartigianato di Caltanissetta -, valutando lo scenario ottimisticamente, nel 2016 i dati statistici dimostrano una lieve risalita del tasso di crescita, si passa infatti da -2.89% del 2015 al -0.54% nel 2016, per cui si potrebbe ben sperare in una ripresa economica più marcata per il triennio futuro. L’analisi dei macro-settoricontinua sempre Sberna- dimostra come la crescita a livello provinciale sia in linea con l’andamento regionale: anche i comparti dei Servizi alle Persone e dei Servizi alle Imprese vedono infatti un tasso di crescita che rispettivamente va da -1.79% nel 2015 al -0.68% nel 2016, e dal – 3.35% nel 2015 al -1.38%.”