Pubblicato il: 27/03/2024 alle 16:00
(Adnkronos) – Grazie alla collaborazione tra il Centro clinico Nemo di Milano e l'Asst Grande ospedale metropolitano Niguarda è stato portato a termine con successo un intervento chirurgico complesso su una paziente con malattia neuromuscolare, sottoposta in anestesia totale a un'operazione di avulsione dentaria multipla con l'estrazione di tre denti. Solitamente affidata al dentista, questa pratica clinica comune risulta estremamente delicata e problematica per chi convive con una patologia neuromuscolare, a causa delle difficoltà respiratorie o della limitata possibilità di aprire la bocca. L'approccio multidisciplinare del Centro Nemo e l'esperienza medica di Niguarda hanno permesso la buona riuscita dell'intervento che può essere considerato una buona pratica per la cura odontoiatrica di chi vive con atrofia muscolare spinale (Sma), sclerosi laterale amiotrofica (Sla) o una distrofia muscolare. La paziente – si legge in una nota – è Paola Tricomi, giovane con Sma, filologa e ricercatrice presso l'Università per stranieri di Siena, laureata alla prestigiosa Scuola Normale Superiore di Pisa, che il 20 marzo scorso ha ricevuto l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana per il suo impegno nel rimuovere gli ostacoli che impediscono il diritto allo studio delle persone con disabilità. Paola ha iniziato ad avere male ai denti dall'età di 18 anni. Le cure dentistiche e odontoiatriche hanno cercato di alleviarle la sofferenza fino a quando, all'età di 32 anni, per la giovane i problemi sono diventati molto seri con dolore, ripetute infezioni e l'impossibilità di intervenire in modo ordinario. Per Paola, infatti, un semplice intervento odontoiatrico richiede un'attenzione speciale. La sua bocca, a causa dell'atrofia dei muscoli masticatori, si apre solo 8 millimetri invece dei tradizionali 4 o 5 centimetri necessari al dentista. Questo ha richiesto un'anestesia generale e un'intubazione per facilitare l'operazione. La gestione della sua fragilità respiratoria è stata uno dei fattori più importanti di attenzione, durante e dopo l'intervento, che ha previsto un protocollo specifico per monitorare e supportare la sua capacità di respirare. "Questo intervento di cura rappresenta appieno il significato di una presa in carico che pone attenzione a tutti quei dettagli della quotidianità che garantiscono la qualità di vita e la dignità della persona – afferma Alberto Fontana, presidente dei Centri clinici Nemo – Per chi vive una malattia neuromuscolare anche la cura dei denti può rappresentare un problema molto serio e l'esperienza di Paola ci insegna che possiamo fare ancora molto per la prevenzione in questo ambito. Il suo sorriso, la sua serenità ed il suo affidarsi alla competenza dei clinici e degli operatori sono la miglior risposta che ci fa dire che dobbiamo continuare ad investire impegno e risorse". L'intervento "è stato il risultato di un lavoro minuzioso che tutta l'équipe di Nemo ha compiuto insieme a Paola e ai colleghi dell'ospedale Niguarda, per affrontare passo dopo passo ogni possibile criticità – commenta Valeria Sansone, direttore clinico-scientifico del Centro Nemo Milano – Ed è proprio questa messa a sistema delle competenze che crea valore nell'esperienza e nella conoscenza clinica della storia di una patologia neuromuscolare che deve estendersi ad un percorso di presa carico anche in termini di prevenzione odontoiatrica, a partire dai più piccoli". Sinergie di competenze, dunque, garantite dall'équipe multidisciplinare del Centro Nemo, a cui si sono unite quelle della Chirurgia maxillo facciale e dell'Anestesia e rianimazione dell'ospedale Niguarda, con un protocollo clinico che ha visto 7 giorni di preparazione e altri 10 giorni di riabilitazione post-operatoria, orientato alla ripresa di ogni aspetto funzionale di Paola. "La storia di Paola, con una lunga sofferenza per un problema ordinario come il mal di denti, ha dimostrato la perfetta sinergia tra il Centro Nemo e le competenze chirurgiche e anestesiologiche del Niguarda, supportate proprio dall'esperienza su queste patologie del dottor Vincenzo Molene, rendendo normale un bisogno speciale – illustra Gabriele Canzi, medico chirurgo maxillo facciale dell'ospedale Niguarda – Estrarre dei denti è un'operazione semplice, ma in un paziente con supporto respiratorio e una limitata apertura della bocca questa procedura può risultare complessa. Questo limite è stato superato grazie ad una équipe di operatori che sa creare insieme percorsi specifici per ciascun paziente. Paola ha dato valore a questo lavoro di squadra, capace di mettere in campo ancora una volta competenze in modo collaborativo". Il percorso di ricovero al Nemo di Milano è avvenuto alla vigilia della cerimonia dell'onorificenza a Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana. Apripista di tante battaglie per costruire cultura di inclusione, Paola – conclude la nota – anche con questo intervento rappresenta un'opportunità per creare consapevolezza nel continuare a dare risposte di cura mirate a chi vive una patologia neuromuscolare, nonostante la complessità. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)