Pubblicato il: 09/04/2024 alle 20:37
“Chiediamo, assieme a tutti i rappresentanti istituzionali che condividono questa iniziativa, un processo legale, una sentenza giusta e un rapidissimo rientro in Italia”. Lo dice in una nota ‘Nessuno tocchi Caino', con riferimento alla detenzione e al processo di Filippo Mosca e Luca Cammalleri, giovani trentenni di Caltanissetta, che da circa 10 mesi sono detenuti nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania, dopo una condanna in primo grado a 8 anni e 3 mesi per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. “Nessuno tocchi Caino, che si batte anche in Italia per un'esecuzione penale e per processi improntati ai principi costituzionali italiani e convenzionali europei – si legge nel comunicato – vuole manifestare vicinanza e solidarietà ai due cittadini italiani a pochi giorni dalla sentenza d'appello prevista per il prossimo 19 aprile” e organizza un incontro a Palermo martedì prossimo. Appuntamento dalle 15 alle 18 nella Sala Matterella del Palazzo dei Normanni, sede dell'Ars. Parteciperanno Gaetano Mosca, padre di Filippo, Pietro Cammalleri, fratello di Luca, Rita Bernardini, presidente di ‘Nessuno tocchi Caino', Santi Consolo, ex capo del Dap e garante dei detenuti in Sicilia, Donatella Corleo, consiglio direttivo di ‘Nessuno Tocchi Caino', Armida Decina, avvocato del foro di Roma, Totò Cuffaro, segretario nazionale della Dc, Matilde Falcone, consigliera comunale della Dc a Caltanissetta, Davide Faraone e Roberto Giachetti, parlamentari di Italia Viva. “Il ministro degli esteri Antonio Tajani, che ringraziamo – sottolinea ‘Nessuno tocchi Caino' – è intervenuto, a seguito di un'interrogazione dell'onorevole Roberto Giachetti, per rendere meno gravosa e disperante la detenzione. Da qualche tempo, infatti, i due ragazzi sono stati spostati in una cella a cinque anziché in quella di 30 mq. da 25 detenuti, alcuni dei quali molto violenti e armati”. La magistratura romena ha confermato lo scorso prima di Pasqua le misure cautelari, respingendo ancora una volta la richiesta, da parte dei legali di Filippo Mosca e dell'amico Luca Cammalleri, di arresti domiciliari. Stessa decisione per la ragazza italiana che si era fatta recapitare il pacco nell'albergo di Mosca, al cui interno invece che cosmetici la polizia ha trovato 150 grammi di droga.