Pubblicato il: 27/01/2014 alle 09:49
E' rientrata dopo un'ora la protesta, scattata intorno alle 10 di oggi, da parte di una quindicina di immigrati richiedenti asilo politico che vivono nella tendopoli di Pian del lago e che vogliono entrare nel Cara. Ma, come fanno sapere dalla Questura, all'interno della struttura di accoglienza per i rifugiati sono disponibili appena 5 posti e quindi non è possibile ospitarli tutti. Così gli stranieri, per protesta, hanno occupato la strada provinciale 5, sedendosi sull'arteria e impedendo alle auto di circolare. Un “blocco” umano che già altre volte è stato utilizzato dagli immigrati come forma di protesta. Dopo la mediazione dei funzionari della Polizia e dei responsabili della cooperativa Auxilium, la protesta è cessata ed è stato possibile far entrare soltanto 5 richiedenti asilo. Gli altri – per esigenze di spazio e conseguenti problemi di sovraffollamento – non hanno potuto trovare accoglienza nel Cara. Una situazione che ha portato un centinaio di stranieri ad arrangiarsi, allestendo nei mesi scorsi la famigerata tendopoli sotto un cavalcavia a poche centinaia di metri di distanza dal Cara di Pian del Lago.
C'è chi però non condivide la protesta degli immigrati e sono i tanti nisseni che, chi per lavoro chi per esigenze familiari, è costretto a transitare sulla Sp 5 per ragioni diverse  ed è rimasto bloccato per lungo tempo. Alcuni lettori hanno telefonato alla nostra redazione per manifestare il proprio dissenso. “E' possibile che quando manifestano gli italiani vengono arrestati o scattano le denunce, mentre gli extracomunitari creano i blocchi stradali e qui nessuno muove un dito?”, è l'interrogativo che s'è posto un nostro lettore che ha documentato col proprio telefonino le foto che pubblichiamo.