Pubblicato il: 13/10/2020 alle 13:43
I poliziotti del Commissariato di pubblica sicurezza ieri hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip presso il Tribunale di Gela, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di F.C., diciannovenne niscemese, incensurata, responsabile del reato d’incendio di autovettura e danneggiamento, derivato dall’incendio, del prospetto di un’abitazione, eseguito in concorso. La notte del 6 agosto scorso, la giovane, in compagnia di un complice, allo stato non ancora identificato, ha appiccato le fiamme a un’autovettura di proprietà di un familiare. Il fuoco, in un breve lasso di tempo, ha avvolto completamente il veicolo, danneggiando anche il prospetto dell’abitazione prossima all’autovettura in fiamme. Il tempestivo intervento dei poliziotti del Commissariato ha consentito di mettere in sicurezza l’area e di allertare i vigili del fuoco che hanno spento l’incendio. La successiva attività investigativa, diretta dalla Procura della Repubblica di Gela e posta in essere dagli investigatori del Commissariato, ha consentito, anche attraverso le analisi delle immagini estrapolate da un sistema di videosorveglianza, di ricostruire l’azione criminale. La coppia, con i volti travistati, ha raggiunto l’obiettivo da una strada adiacente, il ragazzo ha versato da una bottiglia del liquido infiammabile sul parabrezza dell’autovettura mentre la ragazza, quasi a voler porre la firma all’atto intimidatorio, attraverso un rudimentale innesco, ha appiccato le fiamme al mezzo, dandosi poi alla fuga unitamente al correo. Gli ulteriori elementi raccolti hanno indirizzato le indagini dei poliziotti sulla giovane. A seguito di perquisizione personale e locale gli agenti hanno sequestrato gli abiti utilizzati dalla ragazza durante l’attentato incendiario, parte del quale contraddistinto dal logo di una nota marca di abbigliamento sportivo, ben evidente dalle immagini analizzate. L’arrestata, espletati gli adempimenti di rito, è stata condotta agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, mentre proseguono le indagini finalizzate all’individuazione del complice.