Pubblicato il: 24/03/2015 alle 08:40
In attesa dell’importante trasferta di domenica della prima squadra a Napoli, valida per la pool promozione per la serie B, la società del presidente Lo Celso, come lui stesso ha sottolineato, “guarda ai raggruppamenti dei vivai potenziando le squadre per fasce d’età, dai giovanissimi della scuola calcio fino all’under 18”.
Un’occasione, quella della Nissa Rugby che non solo porta il lustro e il nome della città in tutto il sud Italia ma che, con l’elevazione alla C élite – che si auspica possa essere solo un passaggio per la “B” – ad ogni partita giocata “in casa” porta nel capoluogo nisseno un ritorno economico di cui ne beneficiano albergatori e ristoratori.
Domenica è stata giocata l’ultima partita del campionato dell’Under 18 che, al suo esordio, ha soddisfatto le aspettative della società e dei tecnici D’Antona e Zambuto. Per alcuni di loro, il passaggio di età segnerà anche quello alla “prima squadra”.
Sono ancora in calendario e in pieno campionato i giovani rugbisti della categoria Under 16 e 14 che investono tanto impegno ed entusiasmo nelle partite lungo tutta la Sicilia.
Il “vivaio”, così come lo ha definito la società, però, non si ferma a questo poiché i valori di questo nobile sport sono stati portati all’esterno e fatti entrare all’interno delle istituzioni scolastiche con il “progetto scuola della Federazione Italiana Rugby” le “scuole rugby” under 12 e 10 curate dal tecnico Michele D’Oro.
Circa trenta classi e 700 alunni degli istituti Pietro Leone, Lombardo Radice, Martin Luther King e Leonardo Sciascia di Caltanissetta e De Amicis e San Giuseppe di San Cataldo. I tecnici impegnati sono Andrea Lo Celso, Michele D'Oro, Francesco Scarciotta, Salvatore Letizia, Flerida Cantella.
La società, in settimana, è in attesa di un incontro con il sindaco di Caltanissetta Giovanni Ruvolo per capire se il Comune nisseno ha previsto uno stanziamento di fondi per supportare la squadra nella sua corsa verso la serie B.