Pubblicato il: 24/03/2016 alle 18:57
Oltre trentamila sono stati a Messina i partecipanti alla marcia contro le mafie, organizzata come ogni anno da Libera. Al suo interno i familiari delle vittime della criminalità organizzata si sono mescolati a ragazzi e professori di scuole da tutta Italia, associazioni, scout, in un’atmosfera avvolgente, serena e di profondo rispetto nel ricordo delle tragedie di ieri e di oggi.
Fra i partecipanti gli studenti del Liceo Scientifico “A. Volta” di Caltanissetta hanno sfilato raccolti sotto due stendardi davvero particolari: le foto di Francesco Pepi e Paolo Ficalora, due imprenditori siciliani vittime di mafia, con impressi i loro nomi preceduti da un “grazie” commosso da parte dei ragazzi, i quali sono venuti a contatto con figure così coraggiose grazie agli incontri organizzati all’interno del progetto di Educazione alla partecipazione democratica, finanziato dal MIUR, “Studenti protagonisti per una scuola aperta e partecipata”, coordinato dalla Prof.ssa Maria Giulia Palermo.
Il Laboratorio vede la collaborazione stabile di Stefania Zigarella, responsabile dell'associazione teatrale Salto nel vuoto, che dirige il laboratorio di teatro-terapia per le seconde classi insieme a Gloria Messina, psicoterapeuta referente del C.I.C. presso il Liceo, mentre Eugenia Muzzillo e Angelo Pio Cammalleri, rappresentanti dell’associazione “Radici della legalità” nonché referenti di Libera a Caltanissetta, hanno curato le attività dei ragazzi delle terze classi.
Durante la manifestazione è stato lanciato un forte monito all’unità contro quella violenza che si verifica quotidianamente nella vita dei ragazzi nelle scuole e nei quartieri ed è stata gridata l’urgenza di un dialogo tra associazioni e scuole con la creazione di presidii di democrazia per educare i giovani. Una realtà a cui il Liceo Volta sta partecipando, affiancando le attività di persone come Eugenia Muzzillo e Angelo Pio Cammalleri, i quali – oltre a Stefania Zigarella – hanno preso parte alla Giornata insieme al Volta: attività iniziate da qualche anno e che condurranno presto alla nascita di un presidio di Libera sul territorio nisseno.
La “XXI Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” ha visto Messina come capitale della marcia di quest’anno, ma la manifestazione “Ponti di memoria, luoghi di impegno” è stato un evento di portata nazionale che ha coinvolto oltre duemila luoghi: per la prima volta il 21 marzo è stato celebrato in maniera simultanea e la lettura dei nomi delle vittime – circa novecento nomi di persone celebri e non, sconosciute o riconosciute da poco – è stata trasmessa in diretta televisiva dalla Rai.
Nel suo discorso sul palco che ha seguito la lettura dei nomi, Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, dopo aver manifestato la sua gioia per l’enorme partecipazione alla giornata e aver ricordato le giovani vittime di Barcellona, ha ribadito le sue richieste urgenti al Parlamento per la riforma della legislazione in tema di beni confiscati con norme di salvaguardia per le aziende, per la legge in favore delle vittime innocenti di tutte le mafie e per far riconoscere la giornata del 21 Marzo come quella del ricordo delle vittime innocenti. Fondamentale è stato il suo invito rivolto soprattutto ai giovani: “C’è una grande riforma da fare in Italia: quella della nostra coscienza! Non dobbiamo rassegnarci, nell’opera quotidiana di cittadini responsabili, alla violenza mafiosa, alla corruzione, alla illegalità, all’evasione, agli abusi di potere!”.