Pubblicato il: 31/07/2014 alle 08:28
Ventinove “via” da Niscemi per altrettanti attivisti No Muos siciliani e residenti nel Nord Italia. La Polizia di Caltanissetta ha eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Niscemi, emessa dal Gip presso il Tribunale di Gela su richiesta della Procura della Repubblica di Gela, nei confronti di 29 soggetti, tutti attivisti “No Muos” di varie parti della Sicilia tra cui Palermo, Messina, Catania, Siracusa, Trapani, Caltanissetta e Caltagirone ed alcuni residenti anche nel Settentrione.
Tutti i destinatari del provvedimento cautelare, in occasione di due precedenti manifestazioni di protesta contro l’installazione del sistema satellitare della marina militare americano in corso di costruzione nella base militare statunitense di Niscemi, svoltesi il 9 agosto 2013 e del 25 aprile 2014 in contrada Ulmo fuori dalla base Usa, si erano resi autori di episodi di violenza e resistenza attiva nei confronti delle Forze di Polizia.
Durante le due manifestazioni, gli attivisti – la maggior parte nel corso della manifestazione del 09 agosto di un anno fa – avevano colpito le forze dell'ordine con calci, pugni, bastoni e aste di bandiera, lanciando verso lo schieramento di Polizia pezzi di legno, pietre e bottiglie di vetro.
La Procura di Gela ha vagliato le informative inoltrate dalla Digos della Questura di Caltanissetta e dal Commissariato di Polizia di Niscemi, corredate da numerosa documentazione video-fotografica, acquisita nel corso delle manifestazioni dalla Polizia Scientifica e richiesto misure cautelari. Il Gip di Gela ha accolto la richiesta riscontrando un valido quadro indiziario e il pericolo reale e concreto di reiterazione dei reati in occasione di prossime manifestazioni di protesta.
“E’ il caso di rilevare che le Forze di Polizia, anche in questo caso, hanno il compito istituzionale di garantire a tutti i partecipanti alla manifestazione il diritto di esprimere il proprio dissenso civile e democratico, nonché di preservare la loro incolumità fisica”, spiega la Questura di Caltanissetta in una nota, replicando alle accuse lanciate nei giorni scorsi dal Movimento No Muos che aveva parlato di azioni intimidatorie per impedire ai manifestanti di partecipare alla mobilitazione del prossimo 9 agosto.
“Il provvedimento del Giudice – aggiunge ancora la Polizia – è il risultato di attività di indagine finalizzate a contrastare specifici episodi di violenza, aggravati dall’essere stati commessi da più persone, armate e travisate. Destinatari del provvedimento sono stati coloro i quali, fra i numerosi manifestanti partecipanti alle manifestazioni, si sono resi responsabili dei gravi fatti di violenza”.