Pubblicato il: 02/11/2015 alle 11:41
Si è svolto a Serradifalco il primo congresso dei Giovani Democratici.
Per l’occasione è stato eletto il direttivo che, insieme al segretario, Massimo Iacuzzo, curerà i rapporti tra il territorio e le istituzioni e lottare per un futuro migliore per i giovani.
Fanno parte del direttivo Lorenzo Salvo (organizzazione e tesoriere), Riccardo Cino (università), Mattia Salerno (enti locali), Silvia Aquilina (cultura), Luana Lentini (pari opportunità) e Giuseppe Petix (eventi e spettacolo).
Erano presenti all’incontro, oltre al segretario sezionale del Partito Democratico, Graziano Cipollina, anche il sindaco Leonardo Burgio, il segretario provinciale Giuseppe Gallè, il rappresentante della direzione regionale Giuseppe, il presidente del Pd di Serradifalco Carmelo Magro Malosso il segretario provinciale GD Gabriele Amico, la rappresentante della segreteria regionale GD Elisa Carbone.
Già nella locandina dell’incontro era chiaro che il tema centrale era focalizzato sui giovani e sulle prospettive future offerte dal territorio e di come sia necessario combattere per ciò in cui si crede. Eleonor Roosesvelt, infatti, affermava che “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”.
“Giovani come Progetto – ha sottolineato neo segretario Massimo Iacuzzo -: elemento di qualità per il nostro territorio e il nostro futuro, fattore di continuità e contemporaneamente di rinnovamento. E sebbene la realtà ci impone di essere distanti dal nostro paese per i motivi più eterogenei, noi abbiamo la convinzione di dare il meglio di noi per offrire un contributo concreto a Serradifalco, creando attraverso la nostra associazione punti di aggregazione nei confronti di tutti i ragazzi Serradifalchesi Ci imponiamo inoltre di creare canali di comunicazione con le varie associazioni e realtà territoriali attraverso i quali sviluppare possibili idee comuni per dar vita a progetti che possano valorizzare Serradifalco in ogni suo aspetto”.
Fortemente motivati sono apparsi i giovani del direttivo: “Abbiamo bisogno di dare una svolta alla politica. Abbiamo bisogno di una modalità organizzativa che pensa e accompagna la trasformazione sociale in sintonia con la società della conoscenza. Non sarà senza civilizzare la politica che potremo ri-politicizzare la società: c’è bisogno che noi giovani ci impegniamo per primi. Già molto è stato fatto nel mondo della scuola e dell’associazionismo. E questo non può cadere nel nulla. E’ indispensabile dunque dialogare e appoggiare quest’esperienza, per dare una svolta ai principi di aggregazione e partecipazione”.