Pubblicato il: 04/10/2019 alle 20:41
“Della nomina di Pignatone sono soddisfatto come cittadino, come magistrato e anche come amico. Credo che sia un riconoscimento giusto, al termine di una carriera brillante fatta a servizio dello Stato. Pignatone è l’uomo delle Istituzioni. Ed è un riconoscimento mondiale, perché il papato si trova in Italia ma è un’istituzione mondiale”. Lo ha detto il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, in un'intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei.
“È un riconoscimento importante – ha aggiunto Cantone – anche perché Pignatone è sempre stato in prima fila nella lotta alla corruzione in generale e alla criminalità. Io ho avuto il privilegio di partecipare con lui proprio il grande evento organizzato in Vaticano che riguardava la corruzione, questo ha dimostrato anche una vicinanza culturale al mondo della Chiesa, che credo sia stata tenuta presente in questa scelta”.
“Pignatone – ha sottolineato Cantone a InBlu Radio – è una persona che ha ancora energie mentali e fisiche e soprattutto esperienza da mettere a disposizione per una causa importantissima, perché comunque all'interno della Chiesa ci sono problemi che sono problemi degli uomini, perché la Chiesa è fatta soprattutto dagli uomini. Credo che si tratti di un impegno importante anche dal punto di vista simbolico e credo che sia giusto chiedere a Pignatone un ulteriore sforzo. Chi ha ancora energia da dare, senza togliere spazio ai giovani, è giusto che non venga accantonato. Non ho mai creduto che Pignatone tornasse davvero a fare il nonno a tempo pieno a Palermo. E ora ha colto l'occasione, un'occasione anche in linea con quello che ha fatto fino ad oggi”.