Pubblicato il: 15/02/2019 alle 09:14
Anche il Comitato della Croce Rossa italiana di Caltanissetta, presieduto da Nicolò Piave, aderisce alla campagna virale #NotATarget, nell’ambito della più ampia iniziativa “Health Care in Danger”, lanciata sempre dal Comitato Internazionale di Croce Rossa a seguito della tragedia di alcuni operatori e volontari uccisi in Afghanistan e, poco prima, anche in Nigeria e in Siria. In occasione di “Non sono un bersaglio” sarà lanciato il relativo hashtag #NotATargetItaly.
Non è trascorsa una settimana, negli ultimi due anni, senza che il CICR (Comitato Internazionale di Croce Rossa, l’Istituzione indipendente e neutrale che protegge e assiste le vittime della guerra e della violenza armata) abbia registrato un episodio di violenza contro l’assistenza sanitaria: Attaccare postazioni o personale sanitario viola le norme basilari del diritto internazionale umanitario ed è preoccupante questo tentativo di “normalizzare” gli attacchi verso ospedali, ambulanze e operatori sanitari.
Non sono un bersaglio” è un grido, un appello di civiltà e una Campagna internazionale con un focus specifico sulla situazione nazionale, voluta dalla Croce Rossa Italiana per denunciare il costante intensificarsi di attacchi agli operatori sanitari nei teatri di conflitti in tutto il mondo, ma anche in “insospettabili” contesti come le città e le provincie italiane. L’iniziativa è un “work in progress” che si svilupperà per tutto il 2019, attraverso spot e visual a diffusione nazionale Ma “Non sono un bersaglio” è anche l’occasione per il lancio di un 'Osservatorio' della Croce Rossa Italiana sulle aggressioni subite dai suoi operatori, con l’intento di censire i rischi legati al volontariato durante le attività svolte, evidenziare i contesti di maggior pericolo, fino ad arrivare all'elaborazione di proposte concrete.
Nella qualità di Presidente della Croce Rossa Italiana di Caltanissetta ritengo fondamentale questa Campagna, atta a far luce su un preoccupante fenomeno da non sottovalutare. L’opera di sensibilizzazione deve essere fatta ad ogni livello e tutti i governi devono agire per proteggere e far rispettare gli operatori umanitari: perché colpire chi porta soccorso significa annichilire la speranza, la civiltà, il futuro stesso.
In Italia sono 3.000 i casi registrati nel 2018, a fronte di solo 1.200 denunce all’Inail. Si tratta di aggressioni a medici e infermieri in ospedale, nei Pronto Soccorso e nei presidi medici assistenziali sparsi per il nostro Paese. Un’urgenza che si sta trasformando in emergenza nazionale. Da nord a sud. Altro drammatico aspetto è quello delle aggressioni agli operatori delle ambulanze e dei danneggiamenti ai mezzi stessi. Non esistono statistiche esatte sul fenomeno ecco perché la CRI ha deciso di istituire l’Osservatorio, proprio per colmare questa lacuna e fornire dati attendibili.
La campagna sarà svolta a Caltanissetta Sabato 16 febbraio 2019 dalle ore 09.00 alle ore 14.00 in Piazza della Repubblica e vedrà coinvolti i volontari del comitati sotto il coordinamento dell’istruttore di diritto internazionale umanitario Sonia Bognanni, appartenente al corpo delle infermiere volontarie CRI, con la collaborazione del corpo militare del comitato di Caltanissetta e dei volontari che si sono formati in queste settimane. Lo stand espositivo che ripropone il tema è aperto ai cittadini ed istituzioni che vorranno visitarlo. Sarà distribuito materiale informativo sulla campagna.