Pubblicato il: 08/07/2013 alle 20:28
Non omicidio volontario ma eccesso colposo in legittima difesa per due imputati 41enni di Gela, Gaetano Biundo e Rosaria Nicosia, che erano stati indicati come gli “amanti diabolici” e accusati di avere ucciso, due anni fa, l'ex marito di lei, Gioacchino Calogero Lo Coco, di 41 anni, di Campobello di Licata, soffocandolo con un pezzo di margarina in gola, mai trovato perchè (secondo il pm e i carabinieri) era scomparso sciogliendosi col calore del corpo. Le tracce di prodotto untuoso in gola trovate dal medico legale erano in realtà il letale rigurgito di una cena a base di sostanze grasse. La corte d'Assise di Caltanissetta, presieduta da Antonio Balsamo, dopo quasi venti udienze e le relazioni autoptiche di sei periti, ha condannato gli imputati a 5 anni di reclusione ciascuno. Il processo ha permesso di stabilire, infatti, che quando, la sera del 2 febbraio del 2011, furono aggrediti da Lo Coco, il quale per gelosia fece irruzione nella casa di contrada Manfria in cui vivevano, i due amanti si sarebbero difesi con eccessiva violenza. In particolare, avrebbero esercitato una notevole pressione al petto della vittima pur sapendo che essa soffriva di difficoltà respiratorie essendo affetto da enfisema polmonare. Un rigurgito di cibo ingerito a cena (e non la margarina) passato dall'esofago alla trachea, ne avrebbe causato il decesso per soffocamento. Gli avvocati dei due imputati, Maurizio Nicosia e Giuseppe Fiorenza, hanno annunciato il ricorso in appello perché ritengono che si sia trattato di omicidio volontario.