Pubblicato il: 08/01/2021 alle 07:43
Da lunedì l'Italia sarà di nuovo divisa in fasce. Sarà predominante il colore arancione, non mancherà probabilmente il rosso.
I dati aggiornati della cabina di regia del ministero della Salute arriveranno oggi, ma le prime indicazioni confermano una risalita della curva epidemiologica che è ormai arrivata alla quarta settimana consecutiva.
Secondo il monitoraggio scorso, rischiano almeno la zona arancione Calabria, Liguria, Veneto, Basilicata, Lombardia e Puglia. Ma si teme che i dati di oggi possano fotografare una situazione decisamente più grave. Un allarme che riguarda anche altre regioni come l'Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia, le Marche, la Sardegna, il Lazio e la Sicilia che potrebbe però passare direttamente in zona rossa.
LA SICILIA
Ieri la riunione della giunta Musumeci è andata avanti fino a tarda sera. Si sta studiando un provvedimento che ponga i siciliani davanti a nuove restrizioni dopo "il calo dell'attenzione – ha detto ieri Musumeci – durante le feste di Natale". Gli esperti del Cts hanno chiesto una zona rossa per tre settimane, il governo regionale deciderà se seguire le indicazioni degli esperti o trovare una strada più soft.
Oggi ci sarà una nuova riunione del Comitato tecnico scientifico, un nuovo confronto con la giunta regionale che a sua volta riceverà da Roma i dati del monitoraggio della cabina di regia sul Coronavirus. Saranno ore difficili e al termine di quella che lo stesso presidente della Regione ha definito un'approfondita riflessione, sarà emanato un nuovo provvedimento per la Sicilia.
Se sarà in vigore già da questo weekend, quando tutta l'Italia sarà colorata di arancione, non è ancora chiaro. Di certo entro lunedì la Sicilia avrà nuove misure, proprio quando il resto del Paese farà ritorno al sistema delle fasce e mentre il governo nazionale comincerà a lavorare al nuovo Dpcm.
IL NUOVO DPCM
Anche se va ancora definito, l'impostazione del provvedimento del premier Conte appare comunque già chiara ed è quella di prorogare la maggior parte delle restrizioni fino al 31 gennaio. Verrà confermato il divieto di spostamento tra le regioni e il coprifuoco alle 22, così come la chiusura alle 18 dei bar e ristoranti nelle zona gialle.
Non è ancora deciso se rimarrà o meno la deroga per la visita a parenti e amici mentre dovrebbero rimanere ancora chiuse palestre e piscine.
Di quest'ultimo aspetto si parlerà probabilmente nella prossima riunione del Cts e l'ipotesi è quella di agganciare aperture e chiusure al sistema delle fasce. Ma tutto resta vincolato al discorso della scuola: sarebbe impensabile che il governo consentisse ai ragazzi di andare in palestra ma negasse loro il rientro in aula.(Gds)