Pubblicato il: 03/02/2021 alle 10:37
La vicenda del giovane gelese con noti ed evidenti disturbi mentali che, a distanza di un mese circa, riesce, in meno di 24 ore, a devastare per due volte, indisturbato, il centro storico, e la seconda volta addirittura in prima serata, fa emergere in maniera drammatica due gravissime carenze che stanno diventando nella nostra città delle vere emergenze. La prima è quella del sistema sanitario, sfiancata dall'emergenza Covid ma che già prima mostrava lacune importanti; la seconda è la mancanza di un numero congruo ed adeguato di forze dell'ordine deputate all'ordinario controllo.
Siamo di fronte ad un caso che, paradossalmente, diventa emblematico, e ci porta a chiedere a gran voce interventi in entrambe le direzioni. Appurato che non si è trattato di vandali, non c'è dubbio che comunque questo giovane vada messo nelle condizioni di non nuocere più a nessuno, soprattutto ai commercianti cui ha già arrecato danni non indifferenti.
Pertanto, chiedo un intervento del dipartimento di salute mentale per rendere inoffensivo il giovane e l'immediato ripristino della psichiatria. Battaglia, quest'ultima, che ci siamo intestati da tempo e che ora chiede una decisa accelerazione.
Tra l'altro, Gela vive una contraddizione paradossale: durante la cerimonia di apertura dell'anno giudiziario, sabato scorso, si è parlato proprio della delicata situazione della nostra città dal punto di vista della sicurezza e della delicata condizione giovanile. Dovrebbe essere automatico, quindi, per un sistema che funziona, provvedere immediatamente all'aumento di uomini e mezzi delle forze dell'ordine, alla luce di tali constatazioni. Per questo, coinvolgerò tutte le forze politiche a qualsiasi livello, che non possono dividersi su temi così importanti e fondamentali per la sicurezza e lo sviluppo del nostro territorio.