Pubblicato il: 23/04/2021 alle 12:11
L'Italia si avvia a diventare per oltre la metà gialla dalla prossima settimana. Un colore tanto atteso da molte regioni perchè da lunedì 26 aprile consentirà le prime riaperture. Il monitoraggio di oggi sull'andamento del Coronavirus è dunque molto atteso, anche se è già possibile fare previsioni sulle fasce di rischio. Le nuove aperture di lunedì, per esempio, sono già state annunciate con certezza da alcune regioni con dati in netto miglioramento, come Lazio e Liguria.
Ma secondo gli ultimi dati ad avere lo stesso colore sarebbero anche Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Marche, Piemonte, Pa Bolzano, Pa Trento, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto, visto che hanno tutte un Rt nel valore inferiore sotto l'1 e un rischio basso o moderato, compatibile con uno 'scenario 1'. Andrà peggio a Sicilia, Calabria, Basilicata, Valle d'Aosta, che dovrebbero restare in arancione, avendo un Rt vicino a 1 e un'incidenza sopra 200. Solo la Sardegna sarà in zona rossa.
Cosa riapre da lunedì 26 aprile Da lunedì 26 aprile fanno il loro ritorno le zone gialle e si riaprono in confini delle regioni anche se per spostarsi tra le regioni rosse e arancioni sarà necessaria la certificazione verde, ovvero un pass che attesti il completamento del ciclo di vaccinazione (valida sei mesi), la guargione dal Covid (dura sei mesi dal certificato di guarigione) o un tampone negativo che però ha una validità di 48 ore. Da lunedì tornano in classe tutti gli studenti fino alla terza media, e anche quelli delle scuole superiori anche se con alcune limitazioni: la presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%, in zona gialla e arancione dal 70% al 100%. Riaprono anche le Università nelle zone gialle e arancioni con lezioni in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno.
Da lunedì in zona gialla riaprono i ristoranti anche a cena, ma all'aperto, riaprono al pubblico (sempre in zona gialla) anche cinema, teatri, sale concerto, live club. I posti a sedere devono essere preassegnati e con una distanza di un metro l'uno dall'altro. Consentita una capienza massima del 50% e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1.000 all'aperto. In zona gialla, da lunedì 26 aprile, sarà consentito anche lo svolgimento all'aperto di qualsiasi attività sportiva, anche di contatto.
La situazione in Sicilia La Sicilia, che resterà in zona arancione, dovrà dunque rimandare le prime riaperture. A consigliare di mantenere alta la guardia, del resto, sono proprio i dati settimanali contenuti nel report della Fondazione Gimbe, che continuano a registrare un aumento dei contagi. Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica e terapia intensiva occupati da pazienti covid, mentre la percentuale di popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari al 7,5% -a cui aggiungere un ulteriore 8,7% solo con la prima dose.
Anche la curva dei contagi giornalieri nell'isola continua a crescere. Negli ospedali il trend dei ricoveri fortunatamente sembra invertirsi: sono 1.422, 34 meno rispetto a mercoledì, dei quali 178 nelle terapie intensive.(Gds.it)