Pubblicato il: 16/09/2013 alle 08:23
Oggi la campanella della scuola ha suonato per tutti ma non per il piccolo Cristian. Niente zaino in spalla, non ha rivisto i compagnetti della seconda elementare né le maestre del plesso “Lombardo Radice” che lo aspettavano. Sono trascorsi quindici giorni da quando il bimbo di 6 anni manca da Caltanissetta, portato via dalla madre naturale di origine eritrea, la trentatreenne Ashter Haile, e da allora entrambi ricercati. Spariti chissà dove: sono ancora in Sicilia, nascosti da qualcuno, o hanno già varcato i confini esteri magari con un'altra identità? E ancora: madre e figlio stanno bene?
Da settimane ormai il pool di investigatori della Squadra Mobile nissena – diretta da Marzia Giustolisi – sta lavorando a capofitto e nel massimo riserbo per rintracciare la madre e il bambino, che a giugno era stato affidato dal Tribunale dei Minori ad Angelo Scarpulla e alla moglie Marianna Pullara, già genitori di altri due figli adulti. Un affido etero familiare che consentiva alla madre biologica del bambino di poter vedere il figlio per tre volte la settimana. Eppure lo scorso 1 settembre Ashter Haile non ha più riportato il bimbo a casa della famiglia Scarpulla, così come previsto dal decreto del giudice minorile.
Oggi il banco di Cristian è rimasto vuoto e la sua assenza certamente non è passata inosservata dai coetanei e dalle insegnanti che con lui hanno condiviso l'anno scolastico trascorso. La sparizione di Cristian e della mamma è diventato giocoforza un caso che ha visto contrapporsi la famiglia affidataria del bimbo – assistita dall'avvocato Valentina Di Maio – e l'avvocato Giovanni Annaloro, legale della donna eritrea. In giro per la città sono state affisse le locandine con le foto di Cristian e Ashter Haile, mentre i poliziotti continuano ad indagare per dare un lieto fine a questa storia, ricostruendo gli ultimi spostamenti della donna, i contatti telefonici e le sue frequentazioni.