Pubblicato il: 22/02/2022 alle 11:11
Verrà celebrata il 22 febbraio l’udienza preliminare del processo per l’omicidio di Aldo Naro, il medico venticinquenne ucciso nella discoteca GOA di Palermo la notte del 14 febbraio del 2015. Il Gup Rosario Di Gioia dovrà decidere se rinviare a giudizio tre buttafuori (Gabriele Citarrella, Pietro Covello e Francesco Troia) accusati del delitto, unitamente ad Adrea Balsano, all’epoca dei fatti minorenne, condannato in via definitiva. Il procedimento per omicidio è scaturito dalla denuncia presentata all’indomani dell’omicidio dai genitori della vittima, il generale dei Carabinieri Rosario Naro e la moglie Anna Maria Ferrara. “Siamo sempre stati convinti – affermano – che nostro figlio non è stato ucciso dall’unico calcio sferrato dal minorenne Balsano, come sostenuto dai magistrati inquirenti, ma dalla feroce aggressione a calci e pugni di una masnada di individui maggiorenni che quella notte avevano avuto come obiettivo esclusivo il povero Aldo”.
Secondo la tesi dei genitori, non si è trattato di una rissa (reato per il quale è ancora in corso un separato processo) ma di un omicidio volontario in concorso. “L’imminente udienza preliminare – continuano il papà e la mamma di Aldo Naro – può rappresentare un vero e proprio punto di svolta in questa lunga e tormentata vicenda giudiziaria. Di sicuro essa rappresenta anche un importante risultato della battaglia legale che abbiamo condotto insieme ai nostri avvocati, Salvatore e Antonino Falzone. Per ben due volte ci siamo opposti con forza alle richieste di archiviazione del procedimento di omicidio. Abbiamo anche dovuto sopportare il trauma della esumazione del cadavere di nostro figlio. Le nostre ragioni, supportate dai risultati della nuova Tac, sono state accolte da due giudici coraggiosi, il dott. Sestito e il dott. Serio, ai quali va la nostra gratitudine”. Così concludono i genitori della vittima: “Nonostante tutto, nonostante la rabbia e le delusioni vissute dal 2015 a oggi, riponiamo in questa nuova fase della vicenda processuale di Aldo tutte le nostre residue speranze per il definitivo accertamento delle responsabilità dei singoli partecipanti all’omicidio. Speriamo anche si faccia luce sul movente. Perché un giovane buono e mite, una vera promessa della medicina, è stato massacrato in modo così sfrontato?”.