Pubblicato il: 03/04/2018 alle 19:09
I familiari di Aldo Naro, il giovane medico ucciso il 14 febbraio 2015 nella discoteca Goa di Palermo, contestano la conclusione delle indagini che hanno portato alla condanna a dieci anni di reclusione di Andrea Balsano, che all’epoca dei fatti aveva 17 anni e faceva il buttafuori nel locale. Balsano ha ammesso di avere sferrato il calcio che ha ucciso Naro. I familiari hanno pubblicato su Facebook un lungo post e le foto dell’autopsia, con un elenco di traumi documentati dalle immagini.
I dubbi della famiglia
«Davvero – si chiedono i familiari – un solo calcio sferrato da un unico soggetto ad una persona che si trova a terra può provocare tutte le lesioni descritte? Se così non fosse, chi ha provocato tutte le altre? E pertanto, chi sono gli altri assassini di Aldo? Perché questo fondamentale aspetto della vicenda non è stato approfondito? Peraltro, mancano, perché non fatte nel corso dell’autopsia, le foto del ventre, dei genitali e della parte frontale e interna delle cosce della vittima. Inspiegabilmente, non è stato effettuato alcun esame radiologico, e nessuna Tac a parte quella del cranio».
Lo sfogo del padre
«Secondo lei quello è un ragazzo ucciso da un calcio di un 17enne? Adesso abbiamo deciso di dire basta. Aldo ha una mamma e una sorella. E io che sono uomo delle istituzioni non posso ignorare la loro voglia di verità e giustizia. Abbiamo appena iniziato a mostrare all’opinione pubblica tutte le incongruenze emerse nelle indagini. Non possiamo più stare zitti». Così Rosario Naro, colonnello dei carabinieri e padre del ragazzo ucciso tre anni fa, spiega la scelta di pubblicare le foto dell’autopsia del figlio. «Noi famiglie di vittime di efferati delitti troppo spesso dalle indagini non abbiamo giustizia – aggiunge il padre di Aldo Naro -. Per questo abbiamo deciso di pubblicare le foto dell’autopsia. Una cosa grave, lo comprendo. Abbiamo voluto coinvolgere l’opinione pubblica su quanto è successo a mio figlio». «Noi familiari — ha aggiunto — non possiamo accettare la conclusione delle indagini che ha portato alla condanna di un solo 17enne unico responsabile che ha ucciso mio figlio con un calcio. È evidente come dimostrano le foto che Aldo è stato ucciso non solo da una persona. Abbiamo appena iniziato e mostreremo tutte le incongruenze o le discrasie tra le indagini e quanto mostrano quelle foto». (Corriere.it – https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/palermo/cronaca/18_aprile_03/palermo-medico-ucciso-discoteca-famiglia-pubblica-fb-foto-autopsia-80392b3a-3729-11e8-82b3-5b62d63d22b2.shtml?refresh_ce-cp)