Pubblicato il: 23/07/2019 alle 12:12
All’alba di questa mattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Caltanissetta, in Gela (CL) e nelle province di Milano, Ragusa, Treviso, Agrigento e Siracusa, con la collaborazione dei militari dell’Arma di quei Comandi Provinciali ed il supporto di unità cinofile, eliportata e dello Squadrone Eliportato Carabinieri “Cacciatori Sicilia”, hanno dato esecuzione a nr. 16 misure di custodia cautelare e numerose perquisizioni.
L’attività d’indagine, avviata nel 2017 dalla Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile di Gela e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Caltanissetta, attraverso un’indagine di tipo tradizionale e successivi accertamenti tecnici, ha permesso di acquisire elementi indiziari gravi e univoci in ordine all’esistenza ed alla piena operatività di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, marijuana ed hashish nel territorio di Gela, facente riferimento alla figura di GERBINO Giacomo.
L’operazione, eseguita dal Reparto Territoriale dei Carabinieri di Gela è stata denominata “BOOMERANG” poiché, durante lo svolgimento dell’attività, a seguito della sicurezza espressa dagli appartenenti al sodalizio, certi di rimanere impuniti per lo svolgimento dei loro loschi traffici, gli stessi hanno visto invece ritorcersi contro di loro le proprie azioni criminose.
LA STRUTTURA DELL’ASSOCIAZIONE:
L’approfondimento dell’iniziale attività informativa consentiva di delineare una parte dell’organigramma del sodalizio criminale e individuare, quali elementi cardine dello stesso GERBINO Giacomo e GAMBINO Salvatore, soggetti gravati da precedenti specifici, risultati entrambi promotori e organizzatori del gruppo criminale.
Coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica Caltanissetta, si procedeva, quindi, ad idonea attività tecnica volta a ricostruire le fila dell’intero sodalizio criminale. Le operazioni di monitoraggio permettevano di individuare, quale base operativa e luogo di riferimento del clan, un esercizio commerciale adibito a lavaggio auto, presso il quale, GERBINO Giacomo, fittiziamente impiegato, dirigeva e impartiva ordini ai sodali con la costante collaborazione di GAMBINO Salvatore. L’autolavaggio in questione era gestito da un affiliato, CELONA Giuseppe, circostanza che costituisce ulteriore indice sintomatico di come l’organizzazione criminale fosse ben articolata e ramificata sul territorio.
Core business” del sodalizio era l’intermediazione nell’acquisto di grosse partite di stupefacenti da veicolare e scambiare tra le piazze catanese, vittoriese e gelese: nello specifico GERBINO e GAMBINO percepivano lauti guadagni nell’opera di “brokeraggio”, mettendo altresì a disposizione propri corrieri di fiducia per il trasporto della droga.
L’attività d’indagine ha fatto, altresì, emergere come l’associazione adoperasse l’intimidazione quale metodo per recuperare il denaro dai propri debitori, ai quali talvolta veniva ceduto stupefacente a credito. Tale compito veniva affidato a sodali ritenuti di maggiore caratura criminale.
I fornitori di stupefacente dai quali si rifornivano GERBINO Giacomo e GAMBINO Salvatore sono stati individuati nelle persone di TERRANOVA Virgilio, VALENTI Salvatore e ZITO Antonino, operanti sul territorio di Catania, dai quali il clan si riforniva di cocaina e hashish, mentre i fornitori di marjuana, identificati in TUMMINO Stefano, RANIOLO Salvatore, inteso “Maurizio”, e VELLA Fortunato, inteso “Alessandro”, operavano sul territorio di Vittoria.
Nel corso dell’attività sono stati inoltre effettuati alcuni recuperi a riscontro della rete di spaccio.
La figura promotrice e dominante di Giacomo GERBINO, visto l’alto profilo criminale, è risultata fondamentale anche a garantire la gestione degli equilibri con gli altri gruppi criminali operanti sul territorio gelese. Infatti, allorquando le condotte illecite dei membri del suo sodalizio creavano contrasti con gli interessi di altre consorterie, solo quest’ultimo, leader indiscusso del gruppo, era in grado di ristabilire gli equilibri e garantire la necessaria protezione ai membri appartenenti alla sua organizzazione.
La validità del quadro investigativo e degli elementi raccolti hanno consentito all’Autorità Giudiziaria nissena l’emissione di nr. 16 (sedici) misure di custodia cautelare eseguite quest’oggi dal N.O.R. – Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Gela con la collaborazione dei militari dell’Arma locale nei Comuni di: Vittoria, Augusta, Agrigento, Caerano di San Marco (TV), Mogliano Veneto (TV), Novate Milanese (MI) e Gela, nei confronti di:
SOTTOPOSTI ALLA CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE
1. GERBINO Giacomo, nato a Vittoria il 8.09.1973; IN GELA
2. GAMBINO Salvatore Antonio, nato a Gela il 14.06.1985; IN GELA
3. CARFI' Rocco Luca, nato a Vittoria il 11.02.1982; IN GELA
4. RENNA Gaetano, nato a Gela il 22.05.1983; IN GELA
5. CELONA Giuseppe, nato a Gela il 3.12.1994; IN GELA
6. PALMIERI Bartolomeo, nato a Gela il 15.09.1990; IN GELA
7. PIVA Salvatore, nato a Gela il 24.02.1992; IN GELA
8. PELLIGRA Carmelo, nato a Vittoria (RG) il 12.09.1996; IN NOVATE MIL.SE (MI)
9. IAPICHELLO Giuseppe, nato a Gela il 14.05.1991; IN CAERANO DI S.MARCO (TV)
10. VASILE Gianfranco, nato a Gela l’1.08.1989; IN MOGLIANO VENETO (TV)
11. VELLA Fortunato (Alessandro), nato a Vittoria il 5.09.1980; IN VITTORIA (RG)
12. TUMMINO Giovanni (Stefano(, nato a Vittoria il 10.02.1987; IN VITTORIA (RG)
13. TERRANOVA Virgilio, nato a Catania il 27.08.1981; IN AUGUSTA (SR)
14. BIUNDO Salvatore Graziano, nato a Gela il 24.12.1980; IN AGRIGENTO
SOTTOPOSTI ALLA CUSTODIA CAUTELARE PRESSO PROPRIO DOMICILIO
15. IAPICHELLO Emanuele, nato a Gela il 7.04.1968; IN GELA
16. RANIOLO Salvatore (Maurizio), nato a Vittoria il 30.08.1976 IN VITTORIA (RG)
Nell’ambito dell’attività è stato inoltre scoperta e deferita in S.L. una donna, compagna di una degli arrestati, per concorso nel danneggiamento seguito da incendio di un’autovettura, episodio riconducibile a vicende e rivendicazioni personali.
Contestualmente sono state svolte anche nr. 17 perquisizioni personali e locali nelle suddette località.
I soggetti coinvolti, dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di: associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, cessione, trasporto, detenzione illecita di stupefacenti in concorso e danneggiamento seguito da incendio.