Pubblicato il: 24/11/2014 alle 10:49
Saita Ottavio Sono stati posti in custodia cautelare agli arresti domiciliari Vincenzo e Ottavio Saita, rispettivamente padre (68 anni) e figlio (43) originari di Niscemi. I due uomini, sono stati riconosciuti colpevoli per violenza privata in concorso e per i reati in materia ambientale e per inosservanza di un provvedimento dell’Autorità. In particolare Vittorio Saita, titolare di una cava di contrada Quartararo-Castellana, e il figlio, addetto nello stesso saita vincenzosito, non rimuovendo i lucchetti per l’accesso alla cava, avevano più volte impedito il transito delle macchine operatrici di una ditta incaricata dal Comune di Niscemi che doveva effettuare lavori di consolidamento idrogeologico del costone pericolante.
Le indagini condotte dai militari dell’Arma, infatti, hanno verificato anche che Vincenzo Saita nella sua cava aveva depositato in modo incontrollato rifiuti solidi – alcuni dei quali “onduline” di eternit altamente inquinanti -. I Carabinieri, inoltre, durante le perquisizioni hanno verificato la presenza di un forno artigianale per laterizi in terracotta senza alcuna autorizzazione. Lo stesso forno produceva pericolose emissioni di fumi in atmosfera.
I Carabinieri della Stazione di Niscemi hanno tratto in arresto i due uomini su mandato del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Gela che, ha confermato le accuse sollevate dalla Procura della Repubblica.