Pubblicato il: 08/10/2013 alle 10:23
Prima la confessione, poi i furti di oggetti sacri. Non c'era nulla di spirituale in Domenico Davide Gammino, raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare per una serie di furti compiuti in tre chiese di Gela. Il trentaduenne, scoperto dai carabinieri del Reparto territoriale, avrebbe agito con la complicità di un minorenne. Prima avrebbe frequentato i i luoghi di culto e studiato ogni particolare, arrivando persino a confessarsi. Poi avrebbe rubato. Il minorenne è indagato, mentre Gammino è ai domiciliari.
I furti risalgono alla primavera scorsa e sono stati perpetrati rispettivamente nella Chiesa dei Cappuccini, dove Gammino e il suo complice avrebbero rubato, l'11 aprile 2013, una pisside ed
una teca in argento, entrambe dal tabernacolo; nella chiesa Regina Pacis, dove il 5 marzo gli indagati avrebbero rubato dall'altare, già arredato per la messa, un calice, una coppa ed una pisside; ed infine presso la Chiesa San Antonio Da Padova di Gela, dove è stato rubato un porta ostia in argento chiuso nel tabernacolo. Grazie alle testimonianze di alcuni fedeli ed alle ripresa dei sistemi di videosorveglianza i carabinieri sono riusciti a risalire all'identità dei due ladri.