Pubblicato il: 13/03/2014 alle 19:37
Si è concluso con un verdetto di assoluzione il processo in cui era imputato il deputato nazionale del Nuovo Centrodestra Alessandro Pagano, finito sul banco degli imputati con l'accusa di abuso d'ufficio perché – secondo la tesi dell'accusa – avrebbe “sponsorizzato” la nomina del medico Silvio Morini a primario del reparto di Chirurgia dell'ospedale “Sant'Elia” di Caltanissetta. La Corte d'Appello di Caltanissetta presieduta da Aldo De Negri (con a latere i consiglieri Giovanbattista Tona e Alberto Davico), oggi pomeriggio ha scagionato il parlamentare per “non aver commesso il fatto”, con la formula dubitativa. Un’assoluzione che in questo lungo iter processuale hanno chiesto gli avvocati Grazia Volo, Leo Mercurio, Nino Caleca, Roberto Mangano e Giovanni Pitruzzella, difensori dell'esponente di Ncd. Pagano era stato assolto in primo grado dal Gup di Caltanissetta che lo giudicò con la formula del rito abbreviato, in Appello però fu condannato a 5 mesi e la Cassazione rinviò gli atti per un nuovo esame alla Corte d'Appello che oggi ha pronunciato la sentenza assolutoria.
“La formula liberatoria – spiega l’onorevole raggiunto telefonicamente – è quella più chiara in assoluto e mi scagiona da qualsiasi azione criminogena o illecito. Non abbiamo agito nell’interesse personale ma solo a vantaggio della comunità e per far sì che a Caltanissetta, una città che non è al centro del mondo, prevalesse la buona sanità. Ringrazio l’opinione pubblica che in questi cinque anni mi ha sostenuto e dato fiducia, un sentimento che adesso è confermato dall’ultimo grado di giudizio”.
Pagano sottolinea di non voler fare alcun attacco a chi in questi anni lo ha calunniato e sottolinea come “queste persone adesso se la devono vedere con la propria coscienza” ma il suo intento – così come quelli che lo hanno effettivamente messo in atto burocraticamente – è stato quello di “far prevalere il migliore in assoluto senza alcun pregiudizio o attacco ad altri professionisti. La nostra missione era quella di portare l’eccellenza e questa assoluzione conferma definitivamente che stavamo agendo correttamente. Abbiamo solo creato le opportunità per fare prevalere il merito, poi ha effettivamente vinto il migliore”.
In corsa per la nomina come primario c’erano anche i medici Cesare Cannemi, Michele Ricotta, Arcangelo Lacagnina e Carmelo Venti che si sono costituiti parte civile con gli avvocati Dino Milazzo, Davide Schillaci ed Emanuele Limuti.
Il deputato parla per sé stesso senza entrare in merito nelle vicende di altri che hanno condiviso con lui parte di questo lungo percorso e del processo. “Non nascondo l’amarezza per la diffidenza subita in questi cinque anni e non nascondo di aver subito pressioni e persecuzioni su chi ha voluto approfittare della vicenda per attaccarmi. Chi mi ha calunniato deve fare i conti per la propria coscienza e a me resta la soddisfazione di aver agito per il bene comune. Io facevo il mio lavoro di deputato – continua con piena soddisfazione -. Morini è veramente un chirurgo straordinario e la sua carriera, dopo l’esperienza nissena, sta proseguendo in modo eccellente: adesso occupa il posto di primario al Civico di Palermo e – paradosso – prende in cura tanti nisseni che hanno scelto di migrare verso il capoluogo siciliano per farsi seguire da un professionista la cui stima ancora è presente in città”.
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