Pubblicato il: 22/04/2015 alle 09:05
“Le ragioni che hanno spinto l’Anci Sicilia a riunirsi in assemblea a Caltanissetta sono condivisibili. L’Isola rischia il default sul piano economico, sociale, del dissesto idrogeologico mentre già lo è sul piano delle infrastrutture. Il governo regionale in merito ha le sue gravi colpe, evidenziando lacune gestionali e di programmazione. Oggi, però, ci saremmo aspettati dal Cdm la dichiarazione dello stato di emergenza per la frana del viadotto sull’A19 Palermo-Catania. Così non è stato”. E’ quanto dichiara il deputato nazionale di Ncd Alessandro Pagano. “Sia chiaro però – prosegue – che questa autostrada, il cui cedimento di fatto ha spaccato la Sicilia a metà, è destinata a rappresentare anche sul piano simbolico lo spartiacque delle politiche del Governo verso il Sud. Non si tratta di assistenzialismo, perché ci sono tanti cittadini e imprenditori di buona volontà, come dimostra l’esempio dei privati che a proprie spese stanno realizzando strade secondarie per ripristinare la viabilità nei comuni isolati. Anche nel Documento di economia e finanza, in discussione in Parlamento – conclude Pagano – sono assenti le politiche per il Sud e per le infrastrutture e su questo daremo battaglia”.
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