Pubblicato il: 12/02/2021 alle 17:39
A Caltanissetta chiude il bar "Curtiglio", uno dei locali che maggiormente ha contribuito all'integrazione e alla rinascita del centro storico. "Curtiglio" era uno dei punti di riferimento di tanti nisseni, degli artisti, ma anche di tanti migranti. Tutti, lì dentro, si sentivano a casa. Un successo dovuto principalmente all'entusiasmo che trasmetteva la titolare Cinzia Milazzo, che con sensibilità, professionalità e grande ironia era riuscita ad unire culture differenti. Un sogno nato il 28 luglio 2015 e che adesso la pandemia, e la grave crisi economica, ha spezzato. "Ho chiuso soprattutto perché non riuscivo a reggere il peso dell’affitto – racconta Cinzia Milazzo – con l'arrivo della pandemia ci siamo fermati con il lavoro, e ho calcolato che su 12 mesi siamo stati chiusi 7. Così una piccola attività non ce la può fare. Non lavorando e non avendo nessuna entrata, ma dovendo sostenere soltanto spese non ce l'ho fatta. Gli aiuti da parte del Governo sicuramente non sono stati adeguati a fronteggiare la chiusura totale di un’attività. Il locale – continua – era nato dall’idea di creare un posto dove aggregarsi, costruire qualcosa di bello, ripopolare la piazza e piano piano c’è stata l’integrazione anche dei ragazzi extracomunitari e qualcuno di loro ha anche lavorato con noi. Molti ci raccontavano le loro storie, i loro problemi anche perché potevano parlare in inglese o in francese ed essere compresi. E poi qui facevamo concerti, c'erano i ragazzi del liceo musicale che trovavano uno spazio dove suonare, si presentavano libri, abbiamo fatto delle dirette, anche per le elezioni". Cinzia Milazzo negli ultimi tempi aveva anche aiutato, con il grande spirito di solidarietà che sicuramente la distingueva, un giovane nigeriano di 38 anni con problemi psichici e una grave forma di diabete. "Avevo affittato una casa per me poco distante dal locale per riposarmi ma sostanzialmente non ci sono mai andata e l'ho offerta a lui" Per il giovane immigrato era scattata una gara di solidarietà. Poi però, purtroppo, la malattia lo ha portato via. "Ovviamente non mi arrendo, mi prendo un attimo di pausa e magari valuterò nuove opportunità".