Pubblicato il: 21/03/2014 alle 19:23
“Per favore cambiate vita, convertitevi, fermatevi di fare il male!” Lo ha detto Papa Francesco, rivolgendosi “agli uomini e alle donne mafiosi” durante la veglia di preghiera con i familiari delle vittime di mafia. “Sento che non posso finire senza dire una parola ai grandi assenti oggi – ha detto papa Francesco concludendo il suo discorso -, ai protagonisti assenti, agli uomini e alle donne mafiosi: Per favore cambiate vita, convertitevi, fermatevi di fare il male”. Il Papa ha così ribadito l'appello che fece Giovanni Paolo II nel 1993 nella Valle dei Templi, ad Agrigento. “Convertitevi – ha proseguito con voce sommessa ma ferma -. Lo chiedo in ginocchio, è per il vostro bene. Questa vita che vivete adesso non vi darà piacere, non vi darà gioia, non vi darà felicità”.
“Il potere, il denaro che voi avere adesso da tanti affari sporchi, da tanti crimini mafiosi è denaro insanguinato, è potere insanguinato e non potrete portarlo all'altra vita”. Così papa Francesco. “Convertitevi – ha ripetuto -. Ancora c'è tempo per non finire nell'inferno: è quello che vi aspetta se continuate su questa strada”. Il desiderio che sento è di condividere con voi una speranza, ed è questa: che il senso di responsabilità piano piano vinca sulla corruzione, in ogni parte del mondo”. Lo ha detto papa Francesco durante la veglia con i familiari delle vittime di mafia.
“E questo – ha proseguito il Pontefice nella sua riflessione – deve partire da dentro, dalle coscienze, in modo da risanare i comportamenti, le relazioni, le scelte, il tessuto sociale, così che la giustizia guadagni spazio, si allarghi, si radichi e prenda il posto dell'inequità”. “Su di voi – ha aggiunto Bergoglio – sentite fortemente questa speranza e voglio condividerla con voi, dirvi che vi sarò vicino anche questa notte e domani a Latina: vicino a voi in questo cammino che richiede speranza, tenacia e perseveranza”.
Prima della benedizione finale nella veglia con i familiari delle vittime di mafia, don Luigi Ciotti ha consegnato a papa Francesco la stola che era di don Giuseppe Diana, il prete assassinato dalla camorra a Casal di Principe, di cui due giorni fa è ricorso il ventesimo anniversario della morte. Il Papa l'ha quindi indossata, impartendo poi la benedizione ai presenti nella chiesa di San Gregorio VII.