Pubblicato il: 02/03/2025 alle 18:59
(Adnkronos) – "Le condizioni cliniche del Santo Padre si sono mantenute stabili anche nella giornata odierna; il Papa non ha necessitato di ventilazione meccanica non invasiva, ma unicamente di ossigenoterapia ad alti flussi; è apiretico. In considerazione della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane riservata". Lo fa sapere il Vaticano nell'ultimo bollettino medico, serale, di oggi domenica 2 marzo sulle condizioni di salute di Papa Francesco ricoverato al Gemelli di Roma.
Dopo la crisi da broncospasmo che Bergoglio ha avuto venerdì nel primo pomeriggio, a quanto si apprende da fonti vaticane non ci sarebbero state ulteriori conseguenze dirette. I medici si erano riservati 24/48 ore per capire se ci fosse stato un peggioramento dopo la nuova crisi di venerdì; definendo il quadro clinico "stabile" escluderebbero quindi conseguenze dirette. Uno dei segnali, l'assenza di leucocitosi. La prognosi comunque resta riservata perché permane il rischio che si possano verificare nuove criticità. Nella giornata di oggi il Pontefice non è stato sottoposto a ventilazione meccanica – come annota il bollettino medico – ma è tornato all'ossigeno ad alti flussi. "Questa mattina il Santo Padre ha partecipato alla Santa Messa, insieme a quanti in questi giorni di degenza si prendono cura di lui, quindi ha alternato il riposo alla preghiera", si spiega ancora. Il Papa stamani, dopo una notte tranquilla, ha fatto colazione con un caffè e, a quanto appreso da fonti vaticane, ha continuato con le terapie. Il Pontefice, sempre a quanto ribadiscono le fonti, non è allettato e può muoversi. Ovviamente si tratta di piccoli spostamenti con l'assistenza di qualcuno, aiutandosi col bastone e con un deambulatore. Questa mattina inoltre ha incontrato di nuovo il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin e il sostituto, monsignor Edgar Pena Parra. Nel testo per l'Angelus, che il Pontefice ancora una volta non ha guidato ma che ha voluto venisse diffuso, si è rivolto ai fedeli e ha ringraziato i medici che lo hanno in cura nell'ospedale dove è ricoverato dal 14 febbraio scorso per una polmonite bilaterale. Il Pontefice ha guardato con fiducia e speranza al futuro. E ha dato appuntamento ai fedeli con un 'arrivederci'. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)