Pubblicato il: 31/10/2014 alle 11:51
La riscoperta delle antiche tradizioni, le leggende ma soprattutto le ricette tipiche del territorio. Un intento che negli ultimi anni sta tornando di moda e che sta impegnando istituzioni pubbliche, associazioni e attività commerciali. Un desiderio condiviso anche dai Pasticceri Marotta che, dal 1978, sono presenti a Caltanissetta con una varietà di dolci che rispetta le tradizioni locali senza tralasciare le novità del settore.
Come ogni anno i pasticceri, in occasione della festa di Ognissanti, hanno aperto i loro laboratori ai bambini svelando loro come si prepara la frutta martorana.
“Siamo stati invitati dai dirigenti delle scuole materne Palmintelli, Sciascia, Faletra e Pantano a mostrare agli allievi dell’asilo (e in alcuni casi anche della prima elementare) tutto il processo che, dalla mandorla porta alla frutta martorana” hanno raccontato i pasticceri e, per essere più chiari – trattandosi di oltre 300 bambini dai 3 ai 6 anni – hanno deciso di realizzare una lezione dimostrativa.
Le maestre a scuola, in attesa di questa gustosa dimostrazione – realizzata gratuitamente -, avevano già spiegato la tradizione della frutta martorana e delle suore palermitane che, per compiacere il vescovo in visita al rinomato giardino del convento benedettino, hanno creato – e appeso agli alberi – questi dolci verosimili agli originali per sostituire quelli che, fuori stagione, erano ormai stati raccolti.
I pasticceri ieri, muniti di “materie prime” hanno inizialmente spiegato ai bambini la prima fase del lavoro – quella cioè che porta alla creazione del panetto di pasta di mandorla – mentre la seconda fase, quella della creazione vera e propria, è stata mostrata in diretta con lo stupore dei tanti allievi.
“Nel laboratorio normalmente iniziamo bollendo le mandorle che poi vengono separate dalla buccia, macinate insieme allo zucchero e amalgamate con il glucosio per renderle facilmente modellabili” ha spiegato una pasticcera che ieri era presente alle dimostrazioni nelle scuole.
Panetti di pasta di mandorla plasmati come plastilina o pasta di sale: i bambini che hanno potuto toccare la consistenza del panetto hanno immediatamente compreso la dinamica del lavoro che, spesso, attraverso le attività di manipolazione, realizzano nelle loro classi. Ultima fase, ugualmente affascinante per i piccoli osservatori, è stata quella della pittura dei frutti, con il colore vegetale, sia con il pennello sia con il compressore ad aria, uno strumento adatto per regalare le sfumature che rendono così verosimili le creazioni finali di pasticceria.
Il lavoro del laboratorio Marotta, però, non è concluso perché questo pomeriggio altri studenti si recheranno direttamente nel negozio per ammirare tutte le fasi della lavorazione e i macchinari utilizzati.
Ieri, al termine della giornata scolastica, ogni bambino è tornato a casa con un pacchettino con il proprio frutto da poter condividere con i propri cari poiché il vero spirito della festa non è solo quello di assaporare pupi di zucchero, moscardini o taralli ma di rinforzare e rinsaldare gli affetti e i valori della famiglia.