Pubblicato il: 24/06/2015 alle 08:28
“Caltanissetta diventerà una delle prime città ad attuare il bilancio di democrazia partecipata e decidere una parte delle note di spesa dei programmi da attuare in sinergia con i cittadini”. E’ stato questo l’annuncio che lunedì, durante la conferenza stampa consuntiva di un anno di lavoro, è stato anticipato dall’assessore al bilancio Boris Pastorello.
La bozza del regolamento per il “welfare comunale” e l’avvio di una cultura di rete è stata ultimata e, adesso, presentata al consiglio comunale per le eventuali modifiche e approvazione.
L’intento è quello di creare dei forum locali tra l’amministrazione pubblica (il sindaco e i suoi assessori), i cittadini, associazioni e i comitati di quartiere al fine di (come si legge nel regolamento):
1. ascoltare personalmente i cittadini per rilevare i loro bisogni nel contesto in cui vivono e recepire le eventuali soluzioni che essi stessi propongono alle questioni poste;
2. riferire sullo stato di attuazione del programma amministrativo relativo allo specifico ambito territoriale.
I cittadini, dunque, riuniti in associazioni, potranno attivamente collaborare alle decisioni strategiche di Palazzo del Carmine cooperando in un clima costruttivo di dialogo e confronto.
Quel che si vuole creare a Caltanissetta, pertanto, è quel sistema di “benessere” tanto proclamato nelle leggi nazionali e poco applicato nella realtà dei fatti. I cittadini diventerebbero “collaboratori responsabili nell’individuare obiettivi e distribuire risorse” ma, al tempo stesso, offrirebbero quella bussola orientativa che consentirebbe di dirigere la programmazione verso bisogni reali e non soltanto ipotizzati e fittizi. Una strategia, dunque, che mira a ottimizzare risorse economiche e di tempo verso iniziative che possano essere utili o interessanti per i cittadini.
L’idea, sulla carta, porterebbe all’ottimizzazione in tutti i settori della pubblica amministrazione: da quelli “ludico – ricreativi” (niente più eventi con pochi partecipanti) a quelli “assistenziali” o sociali fino a quelli che vanno a “mettere le mani in tasca dei cittadini” relativi alle questioni fiscali.
“Il modello di Amministrazione partecipata – ha concluso Pastorello – è la carta di identità di questa Amministrazione e, sono certo, che la Commissione Consiliare, prima, ed il Consiglio Comunale, soprattutto, condivideranno ed approveranno questo nuovo modo di intendere l’Amministrazione della Città.
Con la sua approvazione Caltanissetta, con Bologna e Parma, sarà uno dei pochi capoluoghi di provincia con questo modello di Amministrazione partecipata”.
Leggi la bozza del regolamento