Pubblicato il: 30/03/2014 alle 16:41
La direzione regionale del Partito democratico, riunita oggi a Palermo ha approvato con 100 voti a favore 4 astenuti e 4 contrari la relazione e la proposta del segretario regionale Fausto Raciti, sulle candidature alle prossime elezioni europee.
I nomi sono quelli di Giovanni Barbagallo, Antonello Cracolici, Marco Zambuto e Tiziana Arena. Il collegio comprende la Sicilia e la Sardegna dove le liste saranno composte da otto candidati: quattro sono stati approvati oggi dalla direzione regionale del Pd siciliano, due nomi saranno espressi dalla Sardegna, più il capolista che sarà indicato dal partito nazionale. Sulla quinta candidatura siciliana, una donna, il segretario regionale ha avuto mandato dalla Direzione per individuare una figura autorevole e rappresentativa che vada a completare la rosa, da proporre alla Direzione nazionale. Al momento resta fuori Beppe Lumia, il senatore e ispiratore del Megafono di Crocetta, che la scorsa settimana aveva espresso la propria disponibilità a correre per un seggio al Parlamento europeo, ricevendo il supporto anche di Articolo 4 e dei Drs.
“Abbiamo la necessità di vivere le Europee riaffermando il protagonismo del Partito democratico attraverso candidature forti ed un'azione politica che assicuri competenza, rappresentatività dei territori e il rafforzamento del legame politico istituzionale tra la Sicilia, Roma e Bruxelles”, ha detto il segretario regionale del Partito democratico, Fausto Raciti, intervenendo davanti alla Direzione regionale.
“Attraverso questa proposta – ha aggiunto – passa la voglia di rilancio del partito che vuole riaffermare la propria autorevolezza sulla scena regionale e nazionale. Anche in questo senso vorremmo che le altre forze politiche verificassero con attenzione la loro natura e il loro progetto politico. I soggetti politici o ci sono o non ci sono, nella trasparenza e nella chiarezza di un percorso. I nostri interlocutori devono capire che il Partito democratico non è una federazione di correnti da cui si entra o si esce, ma un partito che vuole segnare davvero una svolta ed essere il punto di riferimento dei cittadini che pretendono un cambiamento”.
In merito al confronto sul Governo regionale, Raciti ha ribadito l'esigenza di affrontare il dibattito “con spirito di rilancio dell'azione politica nella necessità assoluta di discontinuità con il passato, che tenga conto più della politica e meno del pallottoliere. Va rifondata la natura della relazione tra Presidente, partiti e società siciliana, per definire insieme – ha concluso – l'orientamento che consenta una nuova stagione di riforme e di sviluppo”. In conclusione dei lavori Giuseppe Lupo è stato eletto, all'unanimità, Presidente della Direzione regionale del partito.
Sulla mancata candidatura di Lumia ha pesato la decisone irremovibile del nuovo segretario Fausto Raciti che, nel corso della sua relazione, aveva annunciato l'intenzione di “essere fermo sul rispetto del limite dei tre mandati previsto dal Pd”, limite che Lumia, che è già al suo quinto mandato al Parlamento nazionale, ha dunque superato. Le regole del Pd prevedono un ulteriore limite dei 15 anni complessivi di legislatura anche questo superato da Lumia, parlamentare dal 1994. E sull'eventuale candidatura del senatore ha pesato anche il fatto di essere stato eletto al Parlamento nazionale nelle liste del movimento del Megafono, diretta espressione del governatore Crocetta.
Proprio i rapporti tra il Pd siciliano e il Megafono avrebbero influito sull'esclusione di Lumia. Da tempo, infatti, diversi esponenti del partito siciliano hanno chiesto di fare chiarezza sul punto. Su questo oggi Raciti durante la sua relazione si espresso così: “il Megafono ha contribuito a far crescere il centrosinistra in Sicilia, ma adesso serve chiarezza sui rapporti reciproci. Da oggi si cambia film”. La parola finale sulle candidature resta comunque al partito nazionale.