Pubblicato il: 22/07/2015 alle 11:15
Ivo Cigna, segretario Pd di Caltanissetta, ha diffuso una lunga nota nella quale si “tirano le somme” dei 30 mesi del governo Crocetta e una riflessione alla luce delle dimissioni, più o meno traumatiche, degli assessori scelti dal Presidente della Regione di cui, ultima in ordine cronologico e più devastante per le vicissitudini che sono seguite, quelle dell’assessore alla sanità Lucia Borsellino.
Il Pd siciliano, sull’orlo della fuoriuscita dal Governo Crocetta, sta vivendo, secondo il parere del segretario, un momento difficile nel quale “gli iscritti nei vari circoli, che sono e hanno realmente fatto la storia del nostro partito, sono stati relegati alla marginalità, trattati come prima linea da sacrificare nei territori e per i quali i rappresentanti istituzionali non hanno quasi mai profuso reale interesse, se non per la ricerca dei consensi”.
Una condizione che ha portato l’intero partito a “smarrire le sue radici e lo spirito costitutivo, lasciando il campo ad una parte di classe dirigente che ha spesso mirato agli interessi personali di cordata, eludendo i circoli e i territori, approfittando della fiducia degli elettori. Oggi c’è un PD che si è aperto verso uno spazio indefinito, fatto anche di opportunisti che si sono appropriati delle leve del comando, grazie a degli attivatori di sistema e ad abilissimi tessitori di pseudo maggioranze trasversali di potere”.
Ivo Cigna, a nome del partito nisseno ribadisce “un sentito ringraziamento a Lucia Borsellino la sua competenza prestata e per quanto è riuscita a realizzare nel tempo del suo incarico amministrativo, ma anche una vicinanza per la difficile decisione che ha dovuto assumere”.
Per quanto riguarda il governo Crocetta, invece, “il giudizio è comunque politico e va espresso sulla perdita dei suoi originari tratti innovativi e distintivi, anche e non solo per le dimissioni di Lucia Borsellino. Vogliamo dire con chiarezza che a nostro parere, alla luce di quanto avvenuto, ma anche per gli scarsi risultati ad oggi riportati, sia stato un ulteriore errore il maggior coinvolgimento del Partito Democratico nell'attuale Governo della Regione.
Noi ribadiamo la nostra fiducia in Fausto Raciti e siamo sicuri che nel Partito Democratico, regionale e nazionale, esistono le risorse, la passione politica, le capacità e la volontà di rilanciare il nostro ruolo nella società siciliana, eliminando i riti obsoleti della politica e ridiscutendo la sua peculiare natura, i suoi valori di riferimento, le sue aspirazioni e le possibili alleanze. Chiediamo però a tutti i Dirigenti regionali del partito di ascoltare di più gli iscritti e la base elettorale del PD siciliano, fortemente disorientata, ma anche le giuste rivendicazioni e critiche dei diversi segmenti e comparti della nostra comunità”.