Pubblicato il: 19/11/2013 alle 09:52
E' successo quello che la vecchia guardia temeva ma forse non nelle proporzioni che il nuovo fronte sperava: Matteo Renzi ha vinto nei circoli con il 46,7% degli iscritti che ha votato per lui, sotto pero' la soglia psicologica del 50 per cento. Gianni Cuperlo e' arrivato al 38,4%, mentre Pippo Civati al 9,19% e Gianni Pittella poco sotto il 6%.
Mancano ancora i risultati di alcune citta' come Salerno, su cui e' in corso una verifica dopo un sostegno a Renzi un po' troppo bulgaro per non avere sollevato dubbi. Ma si tratta di decimali che non sposteranno il dato politico. In provincia di Caltanissetta, Cuperlo ha ottenuto 2.058 preferenze ((56,60 %), seguito dal rottamatore fiorentino con 1.270 voti (34,92 %), mentre Pippo Civati ha rimediato 195 voti (5,36%), e appena 133 tesserati del Pd hanno preferito Pittella (pari al 3,66 % dei votanti).
In Sicilia Gianni Cuperlo vince la sfida con Matteo Renzi. I dati, trasmessi dalle segreterie provinciali, quando mancano i risultati di qualche circolo, indicano uno scarto di circa 1.600 voti, all'incirca 6 punti percentuali. Ben distanti Pippo Civati con poco meno del 6% e Gianni Pittella con poco più del 4%.
“A questo punto i dati non possono cambiare, siamo molto soddisfatti”, commenta uno dei due coordinatori dell'area Cuperlo in Sicilia, Enzo Napoli. Per Lillo Speziale, l'altro coordinatore, il risultato “conferma la necessità per la sinistra italiana di un partito che sia una comunità di valori, radicata nel territorio, che sfugge dal controllo delle tessere e che esalta la militanza e l'impegno. Queste – aggiunge Speziale – sono le ragioni perché migliaia di iscritti al Pd hanno premiato Cuperlo. Considerando che dalla parte di Renzi c'era tutto l'apparato, da Francantonio Genovese a Nino Papania fino al segretario uscente Giuseppe Lupo, il risultato assume una valenza straordinaria. Attorno a Cuperlo si sono mobilitati giovani, donne, dirigenti che pensano che il partito sia uno strumento utile per cambiare da sinistra la società”.
Renzi e i suoi hanno comunque di che essere soddisfatti, dopo i tanti timori di imboscate sui territori e l'ottimismo ostentato dai sostenitori di Cuperlo.
E il sindaco di Firenze non ha mancato di sottolinearlo. “Essere nettamente in testa anche tra gli iscritti e' un risultato che in molti non si aspettavano: bene cosi', avanti tutta fino alle primarie aperte e libere dell'8 dicembre”, ha commentato su Facebook prima ancora che dal Pd uscissero i dati ufficiali. Un messaggio anche a Massimo D'Alema con cui c'e' stato un nuovo duello. L'ex premier non ha risparmiato ‘complimenti' a Renzi: “Superficiale, mentitore, ignorante e Gianburrasca”, lo ha definito. D'Alema non ha gradito essere accusato da Renzi di avere “distrutto la sinistra”.
“La sinistra e' pur sempre la prima forza del Paese e non mi pare possa essere descritta come una forza che io ho distrutto e che ora attende Renzi per essere resuscitata”, ha spiegato. Di la' da vecchie ruggini, oggi e' stata la giornata dei candidati alla segreteria. E non solo Renzi, ma anche Cuperlo e' parso contento. “la mia e' una mezza vittoria? Forse anche piu' che mezza…”, ha spiegato, “per mesi questo congresso e' stato raccontato come un plebiscito. Non e' stato cosi'”. Prima che Davide Zoggia, responsabile Organizzazione del Pd, annunciasse i dati ufficiali per tutto il giorno e' andata avanti la battaglia dei numeri.
Dai conteggi del suo comitato Cuperlo era dato sopra il 40%, ma l'obbiettivo non e' stato centrato. Resta comunque “il dato clamoroso”, ha assicurato Patrizio Mecacci. E poi c'e' “il voto opaco a favore di Renzi”, come lo ha definito: il piu' citato e' caso di Salerno dove l'ex rottamatore ha avuto 9.225 consensi su 12.959 votanti. Ora, ha chiesto Civati, in vista dell'8 dicembre, “e' necessario “riempire di contenuti una campagna elettorale da marziani”. E in questo sara' centrale il confronto tv del 29 novembre su Sky, come lo scorso anno negli studi di X Factor.
L'obbiettivo e' anche ridare smalto alla competizione e portare quanta piu' gente possibile ai gazebo; in base ai precedenti, con 300mila iscritti che hanno votato si prevede un'affluenza tra 1,5 e 2 milioni di votanti. Ben al di sotto dei precedenti.