Pubblicato il: 23/02/2023 alle 08:56
Da Caltanissetta a Gela, da San Cataldo a Mussomeli gli imprenditori sono preoccupati per le sorti dei lavoratori edili la cui occupazione è strettamente collegata al Superbonus 110%. Anche i consiglieri comunali del Partito Democratico scendono in campo e lo scorso 22 febbraio durante il civico consesso che si è celebrato a San Cataldo è intervenuto sulla tematica il consigliere Marco Imera il quale ha voluto esprimerre "come gruppo del Partito Democratico la nostra solidarietà a tutti gli imprenditori e i lavoratori del settore dell’edilizia che da un giorno all’altro rischiano di vedere vanificati i loro investimenti e perdere il lavoro".
Il Governo Meloni ha "cancellato" il superbonus con il quale è decollata l'economia edile in tutto il territorio nazionale, in particolare in Sicilia ed anche nella nostra provincia. "A partire dal 17 febbraio – ha detto il consigliere – la cessione del credito o lo sconto in fattura del superbonus e delle altre tipologie di bonus edilizi (ecobonus, bonus ristrutturazioni, facciate, sisma bonus, barriere architettoniche, colonnine di ricarica) resta possibile solo per gli interventi già in atto o per i quali era già stato conseguito il relativo titolo abilitativo. Una misura più costosa di quanto previsto, è vero, ma che allo stesso tempo ha avuto un ritorno finanziario per le casse pubbliche maggiore di quanto previsto. Secondo uno studio elaborato dai commercialisti*(fonte sole24ore) infatti, solo metà della spesa è stata effettivamente pagata dallo stato, perché la restante parte è rientrata nelle casse pubbliche".
Per i consiglieri Dem di San Cataldo "è inaccettabile l'aver deciso di bloccare le misure e solo successivamente c'è stata la convocazione delle parti. La riforma radicale del superbonus e di tutti gli altri bonus edilizi, in nome di una riduzione della spesa da destinare ad altre misure, chissà quando e quali, rischia di essere un ulteriore colpo per il tessuto economico della nostra provincia che ricadrà nelle spalle di lavoratori e imprese che rischiano il lavoro e il fallimento".