Pubblicato il: 18/12/2013 alle 09:10
La situazione dei pensionati in Sicilia è veramente difficile e, a fotografare le difficoltà per “arrivare a fine mese” ci ha pensato la Cisl che ieri, a Monreale, ha organizzato un consiglio direttivo della federazione Pensionati della Cisl Palermo Trapani alla presenza del segretario nazionale Fnp Cisl Loreno Coli, del segretario regionale Fnp Sicilia Alfio Giulio e del segretario Cisl Palermo Trapani, Mimmo Milazzo.
Nell’isola i pensionati ammontano a poco più di un milione (1.013.803) e l’82% di essi vive con un reddito medi o di 676 euro al mese. Si tratta di uno dei peggiori dati d’Italia che porta questa categoria a vivere in forti ristrettezze e, in alcuni casi, al di sotto della soglia di povertà.
“La povertà dilaga fra i pensionati, per questo chiediamo da tempo interventi certi che mirino al miglioramento della vita degli anziani che molto spesso si ritrovano a essere una risorsa fondamentale se non l'unica per le famiglie”, afferma Mimmo Di Matteo, segretario Fnp Cisl Palermo Trapani.
Il sindacato, a livello regionale, più volte ha sottolineato questa difficoltà che deve essere vagliata già nella legge di Stabilità varata dal Governo nazionale per attuare misure e strumenti che possano garantire uno stile di vita accettabile. Tra le proposte avanzate l'aumento delle aliquote Irpef, le addizionali comunali, la Tares, l'Imu e la tassazione locale; tassazioni obbligatorie aumentate negli anni ma non in modo proporzionale all’adeguamento delle pensioni. “Chiediamo – continua il sindacato – la salvaguardia del potere d’acquisto delle pensioni attraverso l’applicazione del meccanismo dell'indice dei prezzi al consumo armonizzato, già in atto per salari e retribuzioni, e l'estensione della quattordicesima mensilità”.