Pubblicato il: 21/04/2016 alle 08:35
Chiedono di tornare liberi e le revoche delle misure interdittive gli inquisiti nell'operazione “Perla nera”, che ha scoperchiato un presunto giro d'affari attorno all'ufficio tecnico del Comune di Caltanissetta sulla costruzione dei loculi cimiteriali. Al Tribunale del Riesame si sono rivolti i difensori del funzionario Giorgio Salamanca, ritenuto il personaggio chiave dell'inchiesta della Guardia di Finanza e dei carabinieri, l'ex capo dell'ufficio di via Duca degli Abruzzi, Armando Amico, il funzionario dell'ufficio tecnico di San Cataldo, Daniele Silvio Baglio, l'impresario sancataldese Salvatore Ficarra, i fratelli Calogero e Ivano Venniro, tutti agli arresti domiciliari. Tra il 27 aprile e il 4 maggio, i giudici del Riesame valuteranno i ricorsi degli indagati.
Ma ai giudici delle misure cautelari che dovranno valutare la sussistenza delle accuse si sono rivolti anche Claudio Bennardo, dirigente dell'ufficio Ragioneria del Comune di Caltanissetta, Salvatore Lanzafame e Salvatore Longo dell'Ufficio tecnico, che hanno ricevuto la sospensiva dall'attività lavorativa per un anno. Stesso destinatario della misura anche Vito Di Palma, direttore dei servizi cimiterali. Al Riesame chiedono il dissequestro delle società di mutuo soccorso anche i tre rappresentanti legali, risucchiati nel dossier della Procura. FOTO ARCHIVIO