Pubblicato il: 17/10/2015 alle 16:56
La Presidente nazionale dell'ARCI Francesca Chiavacci ed il Presidente di ARCI Sicilia Salvo Lipari hanno incontrato ieri sera a Caltanissetta i Circoli ARCI della provincia. L'incontro, che si è svolto in via Don Minzoni presso la sede del Circolo AUT, è servito a fare il punto sulle attività realizzate dall'ARCI nel territorio nisseno e a individuare punti di criticità che possono trovare soluzioni anche con il sostegno dei livelli nazionali e regionali dell'Associazione.
Dopo l'intervento di apertura del presidente del Comitato Territoriale di Caltanissetta Giuseppe Montemagno, si sono succeduti diversi rappresentanti dei Circoli che hanno sottolineato il lavoro realizzato in questi anni sul fronte della promozione sociale e culturale e le difficoltà legate alla mancanza di spazi di aggregazione, soprattutto per i giovani, dove poter sviluppare percorsi di partecipazione e di crescita sociale e culturale.
“In una fase di crisi come quella che stanno attraversando le nostre comunità, si è rilevata la necessità
di trovare sempre più luoghi di confronto con le altre realtà associative e di collaborazione anche con le
Istitutizioni locali alle quali si chiede però una maggiore apertura al dialogo ed al confronto sulle scelte
importanti che riguardano il futuro delle nostre comunità e delle giovani generazioni in particolare”, dice Giuseppe Montemagno di Arci Caltanissetta.
Nei loro interventi conclusivi, Francesca Chiavacci e Salvo Lipari hanno sottolineato l'enorme valore
del protagonismo giovanile all'interno dei Circoli ARCI del territorio nisseno, in una fase in cui i giovani
sono costretti ad andare via per poter realizzare le loro aspirazioni, un protagonismo che deve trovare
massima attenzione soprattutto da parte di quei soggetti chiamati a valorizzarne gli effetti ed i benefici.
Il Comitato Territoriale ARCI di Caltanissetta conta 9 Circoli affiliati in tutto il territorio provinciale
con attività che riguardano: l'aggregazione giovanile, l'accoglienza e l'integrazione dei migranti,
l'impegno per la promozione di politiche di inclusione sociale dei soggetti deboli, i centri di ascolto per le
donne ed i minori vittime di violenza, l'impegno per il riutilizzo dei beni confiscati ai mafiosi,
l'organizzazione di eventi musicali e culturali, progetti di mobilità giovanile, campagne per i diritti civili
delle persone.