“Chiediamo un incontro urgente al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani in merito alla realizzazione del quarto policlinico universitario siciliano”. Lo afferma il sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino che aggiunge: “Continuano ad arrivare bordate da Enna e sembra che noi siamo a bocce ferme, ma non è così. Dopo la conferenza dei sindaci si sono svolti una serie di incontri, anche giornalieri, con l’assessore Giovanna Volo, con le associazioni, con il rettore di Unipa Massimo Midiri, durante i quali si sono gettate le basi per costruire quello che deve essere il quarto policlinico universitario siciliano, che ha come bacino d’utenza l’intera Sicilia centro meridionale e racchiude le province di Caltanissetta, Agrigento ed Enna”.
Per Gambino non ci sono dubbi: “Il policlinico deve avere come Hub l’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, che come tutti sanno è Dea di secondo livello e ospita tutti i reparti all’interno dei quali possono essere istituite le cliniche. Sul nostro ospedale si sta lavorando già da parecchi mesi, di concerto con il Rettore Midiri, con il commissario straordinario dell’Asp Alessandro Caltagirone e con i primari del Sant’Elia, per istituire le scuole di specializzazione delle discipline presenti”.
Il sindaco di Caltanissetta sferra anche l’attacco contro la vicina provincia. “Le fughe in avanti del commissario dell’asp di Enna Francesco Iudica e del presidente di Unikore, Cataldo Salerno – afferma – penso siano utili soltanto a trasformare qualche medico che presta servizio all’Umberto I in professore universitario senza l’espletamento di nessun concorso, in applicazione ad una 'famigerata' delibera di Razza, risalente alla scorsa legislatura. Non voglio entrare nel merito se tale azione sia corretta o meno, ma mi permetto di suggerire agli assessori regionali alla salute, all’istruzione e più direttamente al Presidente della Regione Siciiana e al Miur, un’azione ispettiva per l’accertamento della sua regolarità. Per quanto riguarda la trasformazione in cliniche sulla carta, perché solo sulla carta possono essere, di quattro reparti dell’Umberto I, è palese che tale azione sia amministrativamente illegittima e sto valutando con l’avvocatura comunale la possibilità di ricorrere alla magistratura amministrativa come ho già fatto con il ricorso al Tar per l’ex ospedale Vittorio Emanuele e ciò sempre a tutela della città di Caltanissetta e dei suoi cittadini”.
Gambino conclude: "Adesso è arrivato il tempo di fare chiarezza e di giocare a carte scoperte, la settimana scorsa insieme alle associazioni ho chiesto al Presidente della Regione un incontro per definire l’intera tematica, a questo punto l’incontro è diventato urgentissimo, prima che ci siano altre fughe in avanti e quindi torno a chiederlo con forza. Noi siamo convinti che l’importante struttura universitaria possa essere istituita soltanto avendo come baricentro l’ospedale Sant’Elia e come bacino d’utenza le tre province di Caltanissetta, Agrigento ed Enna e perché no parte della provincia di Palermo (Madonie basse) e di Catania (sino al Calatino) e lotteremo duramente per ottenere questo risultato importante per tutto il territorio della Sicilia Centro Meridionale".