Pubblicato il: 23/09/2014 alle 11:09
Davide Chiarenza
Pende un avviso di sfratto esecutivo sul Commissariato di Polizia di Niscemi. La notizia emerge tra le righe di un documento redatto da Davide Chiarenza, segretario provinciale del sindacato di categoria Silp Cgil, e Pino Pardo, responsabile della Camera del Lavoro di Niscemi, cittadina del Nisseno ad alta densità mafiosa dove la criminalità organizzata negli ultimi anni ha rialzato la testa e dove è stata forte la risposta dello Stato, arrestando boss e picciotti dei clan di Stidda e Cosa Nostra ai quali sono stati pure confiscati patrimoni illeciti. Da quanto emerge, il proprietario dell'edificio di via Mario Gori che ospita il Commissariato, vanta diverse mensilità arretrate dal Viminale. Da qui l'avviso di sfratto.
I due sindacalisti della Cgil hanno lanciato l'allarme sicurezza durante la segreteria provinciale del sindacato, con particolare attenzione “alla devianza giovanile e alle condizioni di lavoro degli operatori di Polizia all’interno del Commissariato di Pubblica sicurezza, oggetto di sfratto esecutivo”, scrivono Chiarenza e Pardo nella nota diffusa agli organi di stampa.
“Abbiamo riscontrato, nel corso degli ultimi mesi, una recrudescenza dei fenomeni di criminalità minorile, verso i quali servirebbero altri sforzi da parte di tutte le istituzioni e le agenzie educative presenti sul nostro territorio, al fine di individuare valide strategie educative e giungere ad una rete interistituzionale e sociale efficiente che diventi sistema. Il territorio di Niscemi è martoriato sia dall’elevato tasso di disoccupazione giovanile che dagli alti indici di dispersione scolastica. Si corre il rischio che tale situazione sfoci in contesti di diffusa illegalità”, aggiungono i due sindacalisti che per conto delle sigle di appartenenza “chiedono alle istituzioni competenti maggiori controlli dentro le scuole per arginare bullismo, droga ed alcol ma soprattutto risorse per le forze dell’ordine allo scopo di contrastare efficacemente il crimine organizzato ed ottenere un controllo del territorio più incisivo per le attività info-investigative”.