Pubblicato il: 16/01/2014 alle 16:41
Fissano i paletti su alleanze paventate e indiscrezioni politiche i responsabili del Patto Etico Responsabile di Caltanissetta, che intervengono per porre alcune precisazioni sui rapporti con gli altri partiti e movimenti che parteciperanno alla campagna elettorale del prossimo maggio per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale.
In un documento diffuso, i responsabili di P.E.R., spiegano che “il Patto Etico Responsabile, considerato l’articolo apparso su La Sicilia con il titolo fuorviante “Il PD tratta con il Patto Etico”, intende chiarire quale è la sua connotazione politica e la sua posizione nei riguardi dei rapporti con altri soggetti politici, che non siano le occasionali liste civiche, che si costituiscono in prossimità di ogni competizione elettorale.
Il P.E.R. nasce come Polo Civico – insieme di I.C.S., P.I.N., Rete Giovani, Gruppo Modellisti Nisseni, esponenti di varie associazioni laiche e cattoliche – perché I.C.S. lo ha voluto promuovere ponendosi in esso come il lievito rispetto alla pasta; si è rafforzato con l’adesione del movimento politico Italiani Liberi e Forti e del gruppo di Boris Pastorello.
La dizione “Polo Civico” nasce per differenziarsi dai partiti della seconda Repubblica incapaci, ad oggi, di interpretare il mandato costituzionale di essere “ponte” tra la società civile e le Istituzioni. Il Polo Civico ha una identità politica perché interpreta tale mandato costituzionale, che lo rende non assimilabile alle liste civiche, che hanno solo una finalità elettorale.
La proposta politica del Polo Civico – aggiungono i vertici di Per – si basa fondamentalmente sia sui principi etici e sul sistema della democrazia partecipativa, già espressi nel Patto Etico Responsabile, e su soluzioni eticamente proponibili riguardo ai contemporanei temi caldi della convivenza. Per essere Polo Civico non basta essere cittadini che operano “nel pieno rispetto della legalità” e che trovano tra loro “un accordo anche solo programmatico nella speranza di riuscire a fare qualcosa in più rispetto al passato”.
Il Patto Etico non ha trattato con il PD né con nessun altro partito; ha però ascoltato tutti, si è relazionato con le liste di Alternativa Civica liberale e di Caltanissetta Protagonista, ha cercato un’intesa con quanti fanno parte dei comitati di quartiere e con il Movimento Cinque Stelle. In particolare, siamo delusi dal Movimento 5 Stelle, vittime di un leader che da Genova pone il veto a un confronto con quanti  non si riconoscono nel loro movimento, anche se, da liberi uomini portano  avanti  con spirito di abnegazione le stesse genuine istanze di cittadinanza. Ci auguriamo che la base locale del movimento, con la quale ci siamo rapportati possa scardinare questo controllo verticistico che li assimilerebbe a quei partiti che invece intendono contrastare.
Ci chiamiamo “PER” perché vogliamo costruire un futuro migliore per la nostra città e vogliamo farlo insieme, coinvolgendo tutte le nobili risorse della città. Siamo disponibili a collaborare e dialogare con chiunque, singoli cittadini, partiti, associazioni e gruppi senza perdere la nostra identità, che, come qualcuno ci riconosce, abbiamo costruito con “continuità di impegno -e con- una diffusa volontà di partecipazione democratica e di protagonismo responsabile”; senza smettere di professare la democrazia partecipativa; senza rinunciare ai principi della solidarietà e della sussidiarietà, che continuiamo a testimoniare nell’azione personale, sociale e politica.
A quanti ci chiedono chi sarà il candidato sindaco di P.E.R., diciamo che quanto prima risponderemo a tale richiesta, certi che ognuno degli aderenti al Patto si ritiene garantito da qualsiasi scelta sarà fatta, con il metodo della condivisione, tra coloro che hanno dato la loro disponibilità. A sottolineare che lo spirito che ha animato i candidati a sindaco è quello del servizio, Italo Calafiore, Piero Cavaleri, Enzo Cusimano, Silvia Pignatone, Ferdinando Rovello, Giovanni Ruvolo, Stefano Vitello e Salvatore Vizzini hanno concordato che, sia nella fase elettorale che durante l’eventuale mandato sindacale, chi non sarà investito della carica saranno – a titolo gratuito – i consiglieri del candidato prima e del sindaco dopo”.