Pubblicato il: 24/04/2014 alle 17:00
“Apprendiamo dagli organi giornalistici che alla fine della conferenza stampa tenuta dal Sindaco Michele Campisi e svoltasi oggi presso la sede comunale, alcuni lavoratori del reddito minimo di inserimento ed un cameraman precedentemente incaricato dall’Amministrazione, hanno violentemente contestato l’operato del sindaco trascendendo anche in atti di violenza verbale che sarebbero potuti sfociare in violenza fisica se non fossero intervenute le forze dell’ordine ad accompagnare fuori dalla sala il primo cittadino”. E' netta la posizione del Polo Civico, che candida a sindaco Giovanni Ruvolo, che in un documento solidarizza con Michele Campisi dopo la baraonda esplosa oggi al termine della conferenza stampa del sindaco. Il Polo Civico, del quale il Pd è alleato, prende inoltre le distanze dal comportamento del candidato consigliere e anzi invita il partito a fare chiarezza sull'atteggiamento di Totò Porsio.
“Al termine dell’intervento del Sindaco infatti e prima delle rituali domande da parte dei cronisti, ha chiesto di intervenire a nome dei lavoratori RMI il candidato nelle liste del PD Salvatore Porsio e subito dopo sono intervenuti il cameraman ed altri lavoratori inveendo contro il Sindaco, l’onorevole Pagano e quanti fossero dall’altra parte del tavolo, con urla e gesti di disapprovazione. Dopo alcuni minuti di comprensibile confusione il Sindaco, l’Onorevole Pagano e gli assessori della Giunta, sono stati scortati fuori dalla sala dai vigili urbani e dagli agenti di P.S. presenti. Semmai ce ne fosse bisogno, questo episodio è l’ennesima dimostrazione dello scollamento tra le istituzioni e la cittadinanza ed è indicativo dell’atmosfera dilaniata che vive la città. Il Polo Civico, con il suo candidato Sindaco Giovanni Ruvolo – continua il documento – ha più volte preso posizione su questo aspetto, auspicando un ritorno al dialogo sereno tra le forze civiche e politiche. Pur comprendendo appieno gli enormi problemi economici affrontati con grande dignità dai lavoratori in difficoltà, non possiamo condividere i modi violenti utilizzati in questa specifica vicenda. Senza volere approfondire il merito tecnico in questa sede, ci preme esprimere umana solidarietà al Sindaco Campisi e a quanti erano in sua compagnia e ci appare altresì doveroso chiedere ai componenti della segreteria cittadina del Partito Democratico, certamente estranei a tale modo di agire, di fare luce chiara su quanto accaduto e sull’operato del proprio iscritto. E’ solo dalla collaborazione leale e cristallina che si potrà riacquistare il clima di serenità e di fiducia nelle istituzioni, necessario ad affrontare i seri problemi che ci riserva il futuro e provare a dare risposte concrete ai cittadini che necessitano maggiormente dell’aiuto della comunità”.