Pubblicato il: 07/03/2023 alle 11:31
Lettera aperta del sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, dopo che quest’ultimo ha annunciato l’inizio dei lavori per la realizzazione per il ponte sullo Stretto entro 2 anni e la conclusione entro 5 o 6 anni. “Mentre lei comunica l’avvio della realizzazione dell’opera più green del mondo – scrive Gambino – la città di Caltanissetta resta isolata dal resto del mondo, con i lavori di raddoppio della ‘strada degli scrittori’ completamente fermi. Il 17 febbraio le ho inviato una nota senza ricevere risposta, nella quale evidenziavo che i lavori di raddoppio della strada degli scrittori, che iniziarono il primo ottobre 2012, e dovevano concludersi il 31 dicembre 2018, sono ancora scandalosamente in corso e non si intravede il traguardo. Inoltre a causa dell’utilizzo della viabilità interna da parte dei mezzi d’opera, un’importante arteria cittadina, la via Borremans, è stata completamente distrutta, e per questo è stata prevista la sua totale ristrutturazione nel contesto dei lavori, ma ad oggi non si è vista neanche una ruspa. Tutto ciò cozza drammaticamente con il Ponte sullo Stretto. Potrebbe succedere che il Governo di cui lei fa parte completi l’attraversamento stabile mentre noi nisseni continuiamo a restare isolati dal resto del mondo. Signor Ministro da Caltanissetta si leva una voce di dolore, il dolore di una città che, per 10 lunghi anni, è stata isolata, bistrattata, non considerata, una città vittima dello Stato e delle sue pastoie. Una città vittima di un’azienda di Stato che dovrebbe tutelare le esigenze dei cittadini. Una città che non ne può più di essere considerata una città di serie C, a cui dare qualche contentino come la viabilità temporanea di collegamento alla nuova infrastruttura. Signor Ministro, prima di fare i proclami sul ponte sullo Stretto, sull’opera più green del mondo, venga a visitare i cantieri dell’opera più lenta del mondo, l’opera che sta mettendo in ginocchio una città che sicuramente non merita di essere trattata così da uno Stato che invece dovrebbe tutelarla. Le consiglio di lasciare perdere i proclami, magari conditi da selfie e sorrisi e convochi immediatamente una riunione operativa con Anas e contraente generale con l’obiettivo di pervenire all’immediata conclusione dei lavori dell’arteria principale della via Borremans e delle operazione di compensazione ambientale mai realizzate.